Il Montelago Celtic Festival è uno dei più grandi festival del genere in Europa, che ogni estate attira sull’Appennino marchigiano migliaia di appassionati da ogni parte della penisola. Nato nel 2003, è giunto alla ventesima edizione quest’anno. Un compleanno che ha confermato che il popolo di Montelago è unito. Infatti, nonostante le sfide del meteo con la pioggia, le migliaia di persone presenti si sono unite ancora di più, nell’incanto epico della pittoresca cornice di Taverne di Serravalle di Chienti (MC), abbracciando insieme un lungo weekend di storia, musica e natura, come avviene ogni estate ormai da due generazioni.
Più resistenti della tempesta
La tempesta del venerdì sera non ha potuto spegnere il fuoco dell’entusiasmo che bruciava negli occhi dei partecipanti. L’evento si è confermato un successo (sold out), dimostrando che né il tempo né gli elementi hanno potuto scalfire la determinazione di un popolo che abbraccia una stessa passione. In un mondo in cui la modernità sembra soffocare l’antico e la quotidianità è sempre più frenetica, il Montelago Celtic Festival sembra voler dimostrare che valori come solidarietà, rispetto per la natura, pace e umanità sono ancora vibranti e pulsanti nel cuore dell’Appennino marchigiano. Per tanti appassionati si tratta di un appuntamento atteso tutto l’anno, molto più di un semplice festival, forse un vero e proprio viaggio fantastico di tre giorni che intreccia l’arcaico con il futuro e che aliena dalla quotidianità.
Il cuore del Montelago Celtic Festival
Non solo musica, ma anche molti incontri culturali che trovano il loro fulcro nella Tenda Tolkien, dove diversi ospiti (Loredana Lipperini, Wu Ming 1, Cesare Catà e molti altri) si sono succeduti mescolando il sapere e al mito. Questa agorà ha arricchito il festival con riflessioni che hanno spaziato dal fantasy alla letteratura, dall’ecologia alle montagne. Cogliendo l’occasione del ventennale dalla sua nascita, l’evento ha sancito inoltre il gemellaggio di due città europee, Serravalle di Chienti (Italia) e Torres Vedras (Portogallo).
Matrimoni celtici, accademie di artigianato e musicali, giochi da tavolo e competizioni sportive hanno fatto da contorno ai due palchi dove i concerti di musicisti folk e celtici internazionali hanno composto la colonna sonora dell’evento. L’offerta musicale ha catturato l’essenza del genere folk celtico, con nomi come Igorrr, Percival, Albaluna, Corvus Corax, An Dannsa Dub, Violons Barbares, Faun e Rura che hanno regalato momenti indimenticabili al pubblico.
Montelago Celtic Festival è “Ecoevents”
Un festival che si tiene su di un altopiano e quindi non può che essere molto attento alla natura. Attenzione che si nota già all’ingresso dove dei volontari distribuiscono gratuitamente kit per la raccolta differenziata. Nell’accampamento ci sono poi molti punti di raccolta e anche nell’area ristoro sono utilizzati esclusivamente piatti e stoviglie biodegradabili. Peccato che l’esempio non sia stato seguito dagli altri stand che vendevano bevande, dove purtroppo la plastica regnava sovrana: migliaia di bottiglie e bicchieri. Un aspetto ancora migliorabile, magari già dalla prossima edizione, obbligando tutti gli espositori a non utilizzare plastica, diventando così davvero plastic free.
Ciò non toglie che l’impegno c’è stato ed è stato certificato da Legambiente con l’attestazione “Ecoevents”, ovvero l’aver posto particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e della sostenibilità ambientale.
Un incanto senza tempo
Il Montelago Celtic Festival è creatura firmata La Catasta, affiancata da istituzioni come la Regione Marche, la Provincia di Macerata e il Comune di Serravalle di Chienti (MC). Vent’anni di incanto celtico, un viaggio che si rinnova ogni estate, come un racconto magico scritto nelle stelle e che domenica mattino, con gli ultimi tizzoni dei falò si è concluso.
Come dice un antico aforisma celtico: “Nel canto del vento e nell’abbraccio delle onde, l’incanto continua ad avvolgere i cuori erranti”. Appuntamento quindi al Montelago Celtic Festival 2024.