Vandali contro Roberto Mantovani, il “tassista trasparente”

Vandalizzato il taxi di Roberto Mantovani. Raccolti online 19mila euro che serviranno per ripulire il veicolo. La differenza andrà alla Casa delle Donne di Bologna

Roberto Mantovani

Vandalizzata l’auto di Roberto Mantovani: l’auto imbrattata con simboli d’odio e offese misogine. Tutto accade nella giornata di venerdì scorso, 25 ottobre.

Venerdì scorso, il tassista bolognese Roberto Mantovani, noto come Red Sox, ha trovato il proprio taxi vandalizzato con simboli offensivi e scritte discriminatorie. Sul cofano dell’auto un disegno volgare e la scritta “Infame” ripetuta più volte. La carrozzeria coperta da croci celtiche, simboli che indicano chiaramente l’orientamento ideologico degli autori del gesto.

Non è la prima volta che il taxi di Mantovani viene preso di mira. Già nell’estate del 2023 qualcuno gli aveva tagliato le gomme e riempito la cassetta delle lettere con escrementi. Questi atti di intimidazione sono il prezzo pagato da Mantovani per il suo impegno nella trasparenza. Per un anno, infatti, ha pubblicato giornalmente i dati sui propri guadagni, denunciando attraverso il libro “Tassista di notte” le pratiche di evasione fiscale diffuse nella sua categoria. In questo modo ha rivelato il divario tra i redditi dichiarati dai tassisti italiani e quelli effettivamente percepiti.

Roberto Mantovani e la sua battaglia

Stavolta, però, Mantovani è convinto che il vandalismo non sia legato solo alla sua battaglia per la trasparenza. Le scritte cancellate e le immagini deturpate sono quelle con cui Mantovani promuoveva la Casa delle Donne, una storica realtà bolognese che da oltre quarant’anni accoglie donne vittime di violenza. Sulla fiancata del taxi, le scritte in diverse lingue, sono state rese illeggibili. Frasi che erano destinate a incoraggiare le donne a rivolgersi al centro.

“Sono certo che dietro questo gesto ci sia un odio contro il mio impegno di trasparenza, ma anche un forte aspetto di misoginia, oltre che di razzismo,” ha commentato Mantovani. La parte più oltraggiosa del vandalismo è infatti rivolta al disegno di una donna che, con un megafono, invita le vittime a non avere paura e a cercare aiuto. La simbologia utilizzata e l’aggressività del gesto mostrano un’intolleranza che va ben oltre l’odio personale.

In risposta all’accaduto, l’economista Riccardo Trezzi ha lanciato una raccolta fondi per riparare il taxi danneggiato. La campagna ha raccolto quasi 19mila euro in meno di 24 ore, una cifra che sottolinea il sostegno e la solidarietà del pubblico verso Mantovani e la sua battaglia per la trasparenza e per i diritti delle donne.