Ustica – Bartolucci e Cavazza: doveroso sostenere la verita’

Le Presidenti dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica, Flavia Bartolucci e Giuliana Cavazza replicano così alle dichiarazioni a mezzo stampa dell’Avv. Daniele Osnato e dell’On. Daria Bonfietti:

  1. L’avv. Osnato scrive il falso affermando che i generali Bartolucci e Ferri sono stati assolti con la formula “per non aver commesso il fatto” (che non escluderebbe la sussistenza del fatto di reato contestato): la formula dell’assoluzione è stata invece perché il fatto non sussiste! Le uniche cause dell’esplosione “radicalmente” escluse da tutte le perizie tecniche e dal giudicato penale volto a stabilire la fondatezza dell’ipotesi accusatoria ma anche la verità dei fatti sono proprio quelle del missile e della quasi collisione a seguito di una fantomatica battaglia aerea, ma non quella della bomba a bordo che secondo l’ultimo Collegio Peritale d’Ufficio chiamato ad accertare l’accaduto è l’unica causa tecnicamente sostenibile. Contestiamo anche l’affermazione dell’avv. Osnato che “non c’è alcun contrasto tra i giudicati penali e civili”. Al contrario, il contrasto è totale e manifesto: il giudicato penale si basa su tutte le evidenze tecniche acquisite dal 1980 in poi, sulle prove acquisite nel dibattimento con la garanzia del contraddittorio tra le parti e quindi non solo sulle ipotesi formulate dal dott. Priore che procedeva con il rito inquisitorio. I giudizi civili, in base al principio del ” piu’ probabile che non ” non hanno tenuto conto né delle evidenze tecniche né di quanto statuito nelle sentenze penali, prendendo per buone le sole ipotesi di Priore nonostante fossero già state clamorosamente smentite nel giudicato penale.
  1. Quanto al comunicato della Bonfietti si ribadisce che non si tratta di polemiche, né tantomeno di “revisionismo”, bensì di consentire ai cittadini di sapere come andarono effettivamente le cose la sera del 27 giugno 1980. Quella sera non ci fu nessuna battaglia aerea tra caccia libici e caccia Nato. Chi afferma questo sostiene una falsità: sette anni di dibattimento penale e 20 di istruttoria penale hanno portato alla conclusione definitiva che non c’è stata nessuna battaglia aerea. Quella di Priore del 1999 non è stata una sentenza che ha accertato le cause del disastro, come continua a raccontare la Sig.ra Bonfietti, ma un provvedimento di rinvio a giudizio che conteneva mere ipotesi accusatorie la cui fondatezza andava verificata. Ebbene quei fatti sono stati giudicati non sussistenti nel corso del giudizio. L’attentato terroristico con bomba a bordo (unica causa tecnicamente sostenibile secondo i periti nominati dalla Magistratura italiana) è stato nascosto dietro il muro di gomma tanto che non sono mai stati ricercati gli autori, i mandanti ed i responsabili politici di quel criminale attentato contro civili inermi!

 

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