Coppia di Parigi affitta la cantina della loro grande casa a vecchio professore. L’uomo, inizialmente alla ricerca di un deposito, finirà per utilizzare quegli spazi come abitazione. I due fidanzati pur non essendo d’accordo con quella scelta ai limiti della legalità dovranno faticare per far sloggiare l’ospite inatteso. Un’ombra sulla verità è il nuovo giallo psicologico di Philippe Le Guy.
Il film racconta una storia apparentemente semplice descrivendone la genesi e sviluppi inattesi. Partendo da un soggetto comune il regista analizza i risvolti legati ad un ingresso inaspettato nella vita di due persone. Marito e moglie diverranno spettatrici passive delle reali intenzioni di un uomo che credevano innocuo.
Nella tradizione del cinema francese L’homme de la cave è una discesa nella psiche umana perfettamente orchestrata . Fonzic è un personaggio enigmatico che nasconde segreti inaspettati e lati inquietanti di un carattere educato da cui David e Helene dovranno difendersi. Una storia apparentemente semplice che il regista conduce con malizia svelando la verità solo a tratti per poi sovvertirla e riprenderla a utilizzo del pubblico.
La sceneggiatura brillante e ironica è perfetta per nascondere un antagonista inerme a tal punto da passare per vittima. L’ambiguità dell’allestimento aumenta il ritmo e rimanda la scelta di un’identificazione ricreando nello spettatore le atmosfere di una vicenda che si dichiara soprattutto nei dettagli. Cinema che ricorda il maestro Polanski per la capacità di trasformare la tranquillità in ansia senza mai perdere un ritmo.
Il film è la storia di un dubbio in grado di trasformare gli equilibri di una famiglia, con la coppia vive la figlia adolescente di Helene, con un elemento esterno indecifrabile. La matassa è sbrogliata attraverso piccoli indizi ma mai prima di descrivere le derive in cui Simon e la sua famiglia vivono. Il professore potrebbe essere mosso da qualsiasi cosa compresa quella follia silente cui si pensa continuamente. Un’ombra sulla verità è il giallo vecchio stile che torna nel rispetto del genere, garantendo la sorpresa a quel finale che pare non arrivare.
François Cluzet, nel ruolo del professore, si conferma uno degli attori francesi più interessanti per la sua recitazione sommessa ma allo stesso tempo aggressiva. Cluzet da vita a un personaggio enigmatico il cui scopo muta continuamente senza mai eccedere. Il contesto cittadino dell’intera vicenda fanno di Un’ombra un prodotto per gli amanti del genere desiderosi di esorcizzare le proprie inquietudini.