L’Unione Associazioni Italia Israele (UAII) depositerà denuncia-querela presso la Procura del Tribunale di Torino per la vicenda delle orazioni religiose del 17 maggio in Unito. Ad annunciarlo in una nota stampa è Celeste Vichi (Presidente Unione Associazioni Italia Israele).
“Affinché siano individuate le condotte e le responsabilità di coloro che il 17 maggio scorso hanno tenuto interventi ed orazioni – anche a contenuto religioso – inneggianti al jhad islamico all’interno dell’Università degli Studi di Torino e nei confronti di tutti coloro che abbiano autorizzato e/o omesso di vigilare ed impedire che tali manifestazioni inneggianti all’odio razziale si tenessero presso un Ufficio – quale quello dell’Università – che svolge un servizio pubblico, con conseguente interruzione dello stesso, richiedendo, altresi, che l’Autorità Giudiziaria indaghi anche nei confronti di tutte quelle organizzazioni che possano aver sostenuto tali condotte”.
“L’UAII ritiene sia stata irrimediabilmente lesa la laicità dell’Università che deve rimanere un luogo di confronto dialettico e aperto al dialogo, all’interno del quale è inammissibile che vengano propalate le teorie inneggianti all’odio razziale, etnico e religioso sostenute da Hamas, Daesh, Hezbollah e da altre organizzazioni indicate come terroristiche dall’Unione Europea. L’UAII – rappresentata dall’Avv. Luigi Florio del Foro di Asti, Presidente dell’Associazione Italia Israele di Asti – si costituirà parte civile nell’istaurando procedimento penale contro i responsabili”.