Minacce di stampo islamista inviate via e-mail, accade giovedì mattina che oltre 240 scuole in Ungheria siano state coinvolte in un grave allarme bomba. Numerose e-mail minatorie, apparentemente provenienti da una stessa fonte, sono state inviate a diversi istituti scolastici. Nei messaggi, attribuiti a un presunto gruppo islamista, si fanno riferimenti a “leoni del Califfato” e a una vendetta contro i governi occidentali.
Le autorità ungheresi, con l’ausilio della Polizia nazionale (Orfk), hanno attivato immediatamente le misure di sicurezza previste. Studenti e personale scolastico sono stati evacuati e posti al sicuro, mentre le aree interessate sono state perlustrate dagli agenti.
Allarme bomba: l’Ungheria indaga sui contenuti
Secondo quanto riferito dall’Orfk, i messaggi inviati alle diverse scuole, presentavano contenuti simili e non includevano rivendicazioni specifiche. Il testo sottolineava che “i leoni del Califfato” sarebbero pronti ad agire in nome di Allah contro chiunque considerino responsabile di oppressioni verso i musulmani.
Le autorità hanno invitato sia le istituzioni che i cittadini a segnalare immediatamente eventuali messaggi sospetti e a collaborare seguendo le indicazioni della polizia.
Misure straordinarie e indagini in corso
Un fascicolo per “minaccia alla sicurezza pubblica” è stato aperto e l’indagine è stata affidata all’Ufficio investigativo nazionale della polizia (Krnn). Il capo della polizia ha richiesto la collaborazione di tutti gli enti locali per velocizzare le operazioni di accertamento.
Intanto, anche il governo slovacco è stato contattato per supportare le indagini, dato che episodi simili sono stati segnalati di recente anche in Slovacchia.
Il supporto del Comune di Budapest
Il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha annunciato l’invio di autobus nelle zone colpite per accogliere gli studenti evacuati. In un messaggio pubblicato sui social, il sindaco ha confermato che le autorità cittadine stanno lavorando in stretto contatto con la polizia per gestire l’emergenza.
“Stiamo collaborando con tutte le autorità competenti per garantire la sicurezza e il supporto logistico necessario”, ha dichiarato Karácsony.
Il premier ungherese rassicura: scuole sicure
Il premier Gergely Gulyás ha voluto rassicurare i cittadini dichiarando che il governo è in grado di garantire la sicurezza nelle scuole. Riunioni straordinarie sono state convocate con i ministri dell’Interno e dei Servizi segreti per gestire la crisi.
Negli ultimi anni, allarmi simili sono stati registrati anche in altri Paesi della regione, tra cui Repubblica Ceca, Serbia e Montenegro. Sebbene nessun ordigno sia mai esploso, le autorità continuano a trattare ogni minaccia con la massima serietà.