Ennesima aggressione con machete nel milanese, ancora guerra di pandillas, le gang latinoamericane e per l’ennesima volta ad opera dei Latin Kings “Chicago”. Stavolta il fatto è avvenuto giovedì sera tra Cernusco sul Naviglio e Pioltello, dove un 23enne originario di El Salvador è stato ferito a colpi di machete. Come riferito da Milano Today, un gruppetto composto da cinque o sei ragazzi a volto coperto hanno fatto irruzione in una pizzeria con un machete in mano per aggredire il ragazzo che è poi stato trovato in strada, poco lontano dal luogo dell’aggressione, con diverse ferite di arma da taglio. Il 23enne è immediatamente stato trasferito in codice giallo, in condizioni delicate, al pronto soccorso del San Gerardo di Monza.Ascoltato dagli inquirenti, è stato egli stesso a dire che gli aggressori sono membri dei “Latin Kings” di Cologno, ampiamente presenti nella zona nord di Milano, in particolare tra Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. Il soggetto aggredito non ha subito alcun furto, elemento che indica un probabile regolamento di conti.
I recenti casi mostrano l’emergenza
Il problema dunque si ripresenta. Infatti, lo scorso aprile un’operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Milano, aveva portato all’arresto di nove appartenenti ai “Latin Kings”“Chicago”, tutti tra i 20 e i 36 anni e accusati di associazione a delinquere, tentato omicidio, lesioni personali, rissa, danneggiamento, furto aggravato e lancio pericoloso di oggetti.
L’operazione veniva lanciata in relazione a una violentissima aggressione avvenuta il 5 marzo 2022 davanti al chiosco “el Asadito” in via Chiese (tra Cinisello e Sesto), nei confronti dell’ex capo di una pandilla rivale noto come “Kamikaze”, la salvadoregna MS13; in quell’occasione i Latin Kings avevano colpito il soggetto in questione, anch’egli cittadino salvadoregno come la vittima dell’aggressione di giovedì scorso, con pugni, bottiglie e a colpi di machete.
Gli stessi membri dei Latin Kings erano inoltre riconosciuti responsabili di due risse avvenute il 30 aprile 2022 in un parco di Brenta e in via Avezzana a Milano e il 30 giugno 2022 ad Assago, in entrambi i casi con membri della MS13. Inoltre, la mattina del 6 novembre 2022, alcuni membri della stessa “clica” avevano aggredito dei ragazzi latinoamericani non legati all’ambiente delle pandillas fuori della discoteca “Caffe Glamour” in via Stamira d’Ancona. Uno di loro veniva anche ripetutamente colpito con una pietra al petto, alla nuca e alla fronte mentre era a terra, provocandogli un trauma cranico e diverse fratture. Tra gli arrestati figurava anche il “cabezilla” (capo) del “capitulo” (gruppo) di Cologno dei Latin Kings, noto con l’alias di “Don”.
Sempre in relazione a tale indagine, un elemento di particolare interesse è emerso durante un’intercettazione telefonica del 15 maggio 2022 tra il leader dei Latin Kings “Chicago” di Milano, Kleber Miguel Cortez Cortez, alias “Cao” e un suo connazionale dove si faceva riferimento all’omicidio del leader dei Latin Kings in Ecuador, Manuel Zuniga “Majestic”, ucciso in un agguato a Quito il 14 maggio 2022. Durante la conversazione, Cao afferma che a eseguire l’omicidio sarebbe stato un membro del loro schieramento, vantandosi che l’agguato era avvenuto alle 7 di mattina e lui aveva ricevuto le foto sul suo cellulare alle 7:10.
Cao spiegava anche che, secondo i suoi contatti in Ecuador, a uccidere Majestic sarebbe stato un altro leader degli stessi Latin Kings “Chicago”, indicato come “El Diablo”, alias di Carlos Manuel Macias Saverio. Un nome pesante, considerato che un’inchiesta del quotidiano britannico Daily Mail del marzo 2023, con tanto di intervista a un membro dei Latin Kings di Guayaquil noto come “Junior”, collegava “El Diablo” al boss narcos albanese Dritan Rexhepi, già evaso dal carcere di Voghera nel 2011, attivo per molti anni in Ecuador e arrestato lo scorso mese in Turchia.
Sempre nella stessa zona, in piazza Indro Montanelli a Sesto San Giovanni, il 9 luglio scorso un 20enne peruviano veniva gravemente ferito a colpi di machete fuori del locale Glasss Cube. In quell’occasione, gli aggressori avevano anche massacrato a calci e pugni un altro ragazzo latinoamericano. A fine novembre la polizia arrestava due ragazzi anch’essi latinoamericani per l’aggressione e, come emerso, entrambi legati ai Latin Kings Chicago.
Nonostante vi sia da tempo un tentativo di sminuire la problematica relativa alla presenza delle pandillas nell’area metropolitana di Milano, i fatti dimostrano che la situazione è seria. Nella seconda decade del 2000 su Milano e provincia le pandillas più attive erano le salvadoregne MS13 e Barrio 18, con numerosi fatti di sangue tra cui gli omicidi di “Nieto” (membro della vecchia guardia della MS13) e del 19enne albanese Albert Dreni, estraneo a dinamiche di gang e ucciso per futili motivi da membri della MS13 ma anche con il ferimento a colpi di machete del controllore di Trenord Carlo Di Napoli. In quegli anni, Milano si guadagnò anche il titolo di “capitale delle maras” da parte dei media salvadoregni. Oggi però, in seguito a una serie di operazioni di polizia effettuate tra il 2013 e il 2017, le maras risultano ridimensionate mentre i Latin Kings Chicago continuano a mietere vittime. Una cosa è chiara, a Milano il problema delle pandillas c’è, inutile dire il contrario, tanto che la questione sta attirando l’attenzione anche di analisti di oltre-oceano.
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