Una giornata anomala a Firenze

Ieri all’interno di una giornata abbastanza tranquilla a Firenze son arrivate tre notizie, una scontata ma con un elemento innovativo, la seconda di una inaudita gravità, la terza tristissima. Partiamo dalla notizia scontata. Un pusher cubano è stato arrestato alle Cascine di Firenze con 50 dosi di crack nascoste in una sigaretta elettronica e con un machete. Il gip ha convalidato l’arresto dell’uomo, di origine cubana, e disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. In pratica è libero. Ovviamente va cambiata la normativa nazionale. Li arresti, ma rimangono liberi. Ma la cosa che mi ha colpito come evento di relativa novità è che è cubano. In una zona di centrafricani.

La notizia di inaudita gravità riguarda il lancio di mezzo bidone dei rifiuti di metallo, lanciato da sopra un ingresso di un tunnel cittadino che serve a rendere scorrevole il traffico nella zona dell’isolotto a Firenze. Un gesto privo di alcun senso che ha colpito una giovane donna viva per miracolo che passava alle 6.30 del mattino da quel sottopasso come fanno migliaia di fiorentini ogni giorno. Si indaga per tentato omicidio. Quando succede una cosa del genere si rimane sgomenti. Follia della droga? Bravata di gruppo? Noia? Pazzia? Siamo ad un punto di non ritorno? Spero che il responsabile venga preso e che paghi.

La terza notizia è tristissima e tra l’altro avvenuta mentre la Fondazione Caponnetto era in visita insieme ai Comitati Cittadini alla control room del comune di Firenze. Il sistema di 1700 telecamere per la sicurezza ed il traffico è un fiore all’occhiello europeo per Firenze. Mentre eravamo in visita nella parte dedicata ai cantieri ed alla emanazione delle ordinanze, è scattato l’alert per un incidente stradale da codice rosso non distante da dove eravamo. Alcune ore dopo abbiamo saputo che in quell’incidente stradale è morto un giovane motociclista che si è scontrato con un’auto.Dinamica che verrà chiarita grazie alla control room. La tristezza infinita di una giovane vita che in un istante se ne va preannunciata da un alert mi rimarrà a lungo. Tutto ciò è successo a Firenze, la mia città che amo e di cui tutti a prescindere dal colore e dal pensiero dobbiamo prenderci cura.

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