Alla consueta domanda se trasportasse denaro e/o strumenti negoziabili per un importo pari o superiore ai diecimila euro, come stabilito dalla normativa valutaria, l’uomo ha dichiarato negativamente.
Tuttavia, gli agenti hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito sulla persona, sui suoi effetti personali e sul veicolo. Questo ha portato alla scoperta dei blocchetti di Traveller’s Cheque, che erano stati nascosti in vari punti: parte sotto il sedile dell’auto, parte nel bagaglio e altri in una busta separata.
La Guardia di Finanza ha quindi disposto il sequestro probatorio, in base all’art. 354 del c.p.p., dell’intero blocco di assegni, ipotizzando il reato di ricettazione ai sensi dell’art. 648 c.p., e ha proceduto alla denuncia a piede libero del trasgressore. Inoltre, considerando che con un’unica azione l’uomo ha violato anche la normativa valutaria, è stato redatto un ulteriore verbale di accertamento e sequestro amministrativo, in base all’art. 3 del D.Lgs. 195 del 2008, che prevede il sequestro amministrativo del 50% dell’eccedenza (10.000 euro).
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