Un cuore in inverno

Artigiano seduce la donna del suo socio per gioco . Camille è una violinista di successo legata sentimentalmente con Maxime, compagno d’affari di Stephane. Inizialmente ritrosa alla storia galeotta la ragazza è attratta dalla ritrosia del creatore di strumenti . Con il passare dei giorni e le avances continue però il sentimento sarà l’unica scelta per la musicista. Il rapporto tra i due verrà a mancare quando l’uomo, raggiunto lo scopo, si sottrarrà inspiegabilmente. Venuto a conoscenza della situazione Maxime deciderà di credere alla sua fidanzata rompendo qualsiasi rapporto con l’ex amico e socio . Un cuore in inverno è un film del 1992 diretto da Claude Sautet. Dramma intimista, affronta i sentimenti con purezza formale e psicologica riflettendo sulla paura e l’intolleranza a soffrire.

Stephane è un personaggio complesso costantemente in guerra con se stesso. La sua ritrosia alla socialità è palese così come la finta educazione con cui l’uomo nasconde una grande timidezza. Solitario ai limiti della misantropia vive del suo lavoro senza aspettarsi nulla ne provare nulla per nessuno. Sautet descrive un uomo complesso e incapace di provare affetti sinceri . L’unica passione che questo maestro creatore prova è per la musica e per gli strumenti . L’equilibrio tra i due protagonisti maschili è perfetto. Mentre uno è l’anima pubblica della società, l’altro è il braccio in grado di produrre violini di estremo spessore. Nessun approfondimento umano esiste tra i due prima che Camille non entra nella vicenda. L’arrivo della donna smuove nel protagonista il pensiero di poter provare amore non solo per la musica.

Sautet è straordinario nel confezionare una vicenda fatta soprattutto di silenzi. Il regista accompagna lo spettatore attraverso un’indagine psicologica sulla paura di soffrire. Il desiderio di una relazione attraversa la mente dell’artigiano senza mai concretizzarsi . Camille è il personaggio più umano del triangolo. Capace di esporsi, oltre il ridicolo, per difendere un sentimento , è l’unica in grado di vivere a pieno le emozioni. Un film sussurato che non si dimentica facilmente per la profondità del suo trattare semplicemente il complesso. Dialoghi perfettamente calibrati garantiscono un ritmo molto simile alla vita vera. Guardando Un cuore in inverso non ci si accorge di essere davanti a un film, la sua atmosfera ricorda più quella di ricordo personalissimo. Ottimo il terzetto d’attori protagonisti capaci lavorare con alchimia necessaria. Cinema evocativo che rappresenta ancora oggi uno degli esempi più riusciti d’intimismo al cinema.