I russi hanno messo in crisi la linea difensiva che gli ucraini avevano stabilito ad ovest di Avdiivka dopo la cattura di questa città-fortezza da parte delle truppe del Cremlino. Il punto in cui la linea ucraina ha ceduto corrisponde alla località di Ocheretyne, situata a nord della linea di difesa ucraina. La penetrazione russa sulla mappa è rappresentata da una “spada” – una striscia di territorio stretta e lunga circa 5 km – che si è incuneata nelle difese avversarie e rischia di obbligare l’intero fronte ucraino a riposizionarsi su una successiva linea di difesa più a ovest. La colpa dello sfondamento russo – che giunge un poco inaspettato – viene rivolta alla 115° Brigata Meccanizzata ucraina, la quale, in un avvicendamento in prima linea con la 47° Brigata Meccanizzata (un’unità esausta da mesi di combattimenti), non si è fatta trovare lì dove avrebbe dovuto essere. Pare che la 30° Brigata russa di Fucilieri Motorizzati abbia approfittato della situazione; a quel punto la 47° Brigata sarebbe stata richiamata in posizione ma ormai la frittata era fatta. Per descrivere questo “gioco della colpa” abbiamo utilizzato il condizionale perché nel caos di una guerra dare per certe le notizie del fronte è sempre un esercizio rischioso.
Possiamo dire che una fonte autorevole sul terreno, il Comandante della 47° Brigata Meccanizzata ucraina, Mykola Melnyk, ha dichiarato: “Il drastico avanzamento dei russi è stato reso possibile perché alcune unità: “just fucked off positions”” – che possiamo elegantemente tradurre con: “non hanno tenuto le loro posizioni”. I primi tentativi di contrattacco ucraino fin qui sono falliti, mentre i russi si sono mossi immediatamente a sud di Ocheretyne, mentre avanzano anche a nord e nord est dell’insediamento.
In questo modo i russi cercano di allargare la loro punta di penetrazione. Con l’avanzamento a sud di Ocheretyne, i russi hanno già raggiunto il paese di Soloviove e cercano di proseguire lungo la strada che porta a Novobakhmutivka. Per contro gli ucraini hanno inviato la 100° Brigata Meccanizzata a rinforzare il fronte a Ocheretyne, ma stiamo parlando di una brigata di recente formazione, che fino a poco tempo fa era organizzata come una Brigata Territoriale. Gli Stati Uniti a breve forniranno all’Ucraina i missili superficie-superficie ATACMS con una gittata di 300 chilometri. “ATACMS” è un termine molto generico, quella dei sistemi tattici di missili per l’esercito è una famiglia missilistica con decine e decine di varianti diverse. Alcune fonti dicono che a Kyiv verranno fornite una o più versioni dell’ATACMS MGM-140. Comunque sia la novità qui è rappresentata dal fatto che finalmente gli ucraini avranno la possibilità di colpire i russi con dei missili in profondità dietro le linee. Non è la “pallottola d’argento” ma questa introduzione in campo degli ATACMS da 300 km di gittata obbligherà i russi a riposizionare alcune delle proprie strutture militari più lontano dal fronte. In realtà gli Stati Uniti hanno già segretamente fornito alcuni di questi ATACMS all’Ucraina nei mesi scorsi.
Queste poche unità sarebbero state usate il 17 aprile sull’aeroporto russo di Dzhankoi, situato il Crimea, a circa 170 km dal fronte. I risultati dell’attacco, secondo gli ucraini, sarebbero consistiti nella quasi totale distruzione di un sistema antiaereo S-400, il migliore a disposizione del Cremlino; colpiti quattro lanciatori, due radar e un posto di comando per la difesa aerea. Vedremo poi se l’invio degli ATACMS con gittata 300 km potrà a sua volta portare allo sblocco della fornitura per i missili tedeschi “Taurus”, che sono stati reiteratamente rifiutati dal Cancelliere tedesco. Sulle forniture belliche d’attacco l’orientamento del Cancelliere Scholz è sempre sembrato riassumersi nell’atteggiamento: “Se prima lo fanno gli Stati Uniti allora lo possiamo fare anche noi”. Bene, ora gli Stati Uniti “lo hanno fatto” e, non a caso, la Presidente della Commissione Difesa del Bundestag, Marie-Agnes Strack-Zimmermann, ieri ha nuovamente invitato il Governo tedesco a fornite i missili Taurus a Kyiv.
Soldati russi saltano su una mina
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