Chasiv Yar (12.000 abitanti prima dell’inizio della guerra) è un luogo chiave della Guerra d’Ucraina, più di quanto lo siano state Avdiivka e Bakhmut. Situata ad una decina di chilometri ad ovest di Bakhmut, la cittadina di Chasiv Yar – se conquistata -aprirebbe ai russi la strada per la cattura dell’intero Donbass. La posta in gioco tra i due eserciti in conflitto è dunque altissima. Chasiv Yar è una città-fortezza, a differenza di Bakhmut è collocata su un territorio sopraelevato, che ne rende più difficile la cattura, ed è attraversata dal canale Donetsk; il grosso del centro abitato è situato ad ovest del canale, mentre a est del canale si trova il quartiere Kanal. Il canale che attraversa Chasiv Yar non è di per se una barriera insormontabile ma impedisce comunque l’attraversamento dei mezzi meccanizzati, in alcuni tratti in prossimità dell’abitato il canale scorre sottoterra, ma la strada sovrastante è percorsa da un grande conduttura collocata sullo spartitraffico tra le due corsie; la fase di conquista del centro cittadino dovrebbe quindi essere compiuto principalmente dalla fanteria. A testimoniare l’importanza della battaglia appena iniziata sono le formazioni che gli eserciti stanno utilizzando. I russi hanno messo in campo alcuni reparti aviotrasportati della 98° Divisione e della 11° Brigata Aerea d’Assalto, utilizzati qui per la loro maggiore mobilità; gli ucraini sono schierati a difesa con diverse unità, tra le quali la 67° e 42° Brigata Meccanizzata, il 1° e 23° Battaglione della Guardia Presidenziale, il Battaglione “Signum”.
I russi avanzano verso l’insediamento su tre direttrici e danno l’impressione di voler tentare ancora una volta una manovra avvolgente. Il 4 aprile c’è stato il primo attacco russo, il quale ha raggiunto i margini del quartiere “Kanal” ed è stato successivamente respinto con perdite. A giudicare dai filmati, negli ultimi tempi i russi stanno affastellando – letteralmente – i reparti di fanteria sui tetti dei tank e dei blindati che corrono verso le prime linee ucraine, forse in un tentativo di diminuire le perdite umane rispetto al passato. La cosa è facilitata dall’anomalia climatica che si registra in Ucraina: sembra di essere in estate, non piove come di solito avviene in questa stagione e questo facilita l’uso dei mezzi meccanizzati. Un altro elemento di novità che ha caratterizzato gli attacchi russi degli ultimi giorni sono stati gli avanzamenti dei tank protetti dal supporto aereo ravvicinato dei Sukhoi del Cremlino. Si vedono gli aviogetti russi sorvolare il centro abitato di Chasiv Yar e colpirlo praticamente indisturbati. Ora, come detto in precedenza Chasiv Yar è una città-fortezza molto ben difendibile per la sua collocazione geografica e gli ucraini da tempo hanno stabilito linee di difesa dentro ed intorno alla cittadina, ma se manca del tutto la possibilità di contrastare l’aviazione nemica, lasciandola pressoché padrona di bombardare qualsiasi cosa, non c’è eroismo dei difensori che possa cambiare le sorti di questa come di un’altra battaglia. Non possiamo che ripeterci, se i Paesi che sostengono l’Ucraina non la riforniscono immediatamente degli strumenti difensivi appropriati, le trincee più di tanto non potranno reggere la spinta del nemico.
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