Il viceministro dell’Energia ucraino è stato arrestato con l’accusa di aver ricevuto una mazzetta da 500.000 dollari. La notizia è stata divulgata dai servizi di sicurezza ucraini (Sbu), i quali hanno denunciato “un piano di corruzione su ampia scala”. Secondo le indagini, Oleksandre Kheilo avrebbe richiesto tangenti ai dirigenti di aziende minerarie dell’Ucraina occidentale. Kheilo e i suoi tre presunti complici sono stati colti in flagrante e rischiano “fino a 12 anni di reclusione con il sequestro dei loro beni”, come riportato nel comunicato stampa della Sbu. Poco dopo l’annuncio, il governo ucraino ha reso noto di aver destituito Kheilo, senza però commentare le accuse mosse contro di lui.
Dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022, in Ucraina si sono verificati diversi scandali di corruzione, soprattutto all’interno del ministero della Difesa e dell’esercito, che hanno portato al licenziamento e all’arresto di alti funzionari. All’inizio di maggio, il ministro ucraino dell’Agricoltura Mykola Solsky si è dimesso ed è stato arrestato dopo essere stato accusato di appropriazione di terreni di proprietà pubblica. Il presidente Volodymyr Zelenskyj ha fatto della lotta contro la corruzione, un problema endemico in Ucraina da decenni, una priorità, poiché è una delle principali condizioni richieste da Bruxelles a Kiev per la sua adesione all’Unione Europea.
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