Negli ultimi mesi, la Turchia ha inviato almeno 1.000 militanti delle sue fazioni armate di opposizione, ovvero l’Esercito Nazionale Siriano (SNA), in Niger, secondo un rapporto dell’AFP del 16 maggio.
Tre militanti dell’SNA, parlando con l’AFP, hanno riferito di essersi arruolati per operare in Niger con la fazione del Sultano Murad, una delle principali fazioni turche dell’SNA nel nord della Siria.
La Turchia sfrutta le difficili condizioni di vita nelle aree che occupa nel nord della Siria, inviando i militanti dell’SNA a proteggere i suoi interessi in altri paesi in cambio di uno stipendio mensile di circa 1.500 dollari, come affermato da un militante intervistato dall’AFP.
Nel 2020, la Turchia ha reclutato migliaia di militanti dell’SNA e li ha inviati in Libia per combattere al fianco del Governo di Accordo Nazionale contro l’Esercito Nazionale Libico sotto il comando del feldmaresciallo Khalifa Haftar.
Ha inoltre reclutato militanti per combattere nella regione del Nagorno-Karabakh in Azerbaigian, offrendo incentivi finanziari con il pretesto di proteggere basi e installazioni pubbliche.
Secondo i tre militanti intervistati dall’AFP, tutti i processi di reclutamento vengono completati tramite la società islamista turca SADAT. Hanno inoltre riferito di aver firmato contratti di sei mesi con SADAT presso il quartier generale della fazione del Sultano Murad.
La SADAT, fondata nel 2012 da Adnan Tanriverdi, ex generale di brigata delle forze armate turche, è controllata dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed è attiva in diversi paesi arabi e africani.
Nel 2020, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato che SADAT ha inviato squadre in Libia per addestrare combattenti siriani a nome delle forze del Governo di Accordo Nazionale appoggiate dalla Turchia a Tripoli.