La famiglia di un giovane ha riferito che è deceduto dopo essersi immolato a seguito di uno scontro con agenti di polizia nel governatorato di Kairouan, nel centro della Tunisia. Mansour al-Salmi ha comunicato all’Agence France-Presse che suo figlio, Yassin Al-Salmi, 22 anni, un lavoratore nel settore edile, si è dato fuoco martedì dopo essere intervenuto per placare una lite tra altre due persone e agenti di polizia di fronte a un centro di sicurezza nella zona agricola impoverita di Bu Hajla.
Il padre ha raccontato che gli agenti di polizia avevano minacciato di arrestare suo figlio, spiegando: “Quando mio figlio ha cercato di intervenire, gli agenti hanno deciso di arrestarlo e, in segno di protesta, ha versato della benzina su di sé e si è dato fuoco”. Ha aggiunto: “Ieri mattina (giovedì) mi hanno informato del decesso di mio figlio all’ospedale di Tunisi a causa di gravi ustioni e io protesterò per rivendicare i diritti di mio figlio”.
Questo tragico episodio richiama alla mente il caso di Mohamed Bouazizi, un venditore ambulante di 26 anni, che si immolò il 17 dicembre 2010, innescando la rivoluzione tunisina che portò alla caduta del presidente Zine El Abidine Ben Ali, seguita dalle rivolte della primavera araba. Recentemente, all’inizio di aprile, una venditrice ambulante si è data fuoco nel governatorato di Sfax dopo uno scontro con agenti di polizia che cercavano di confiscarle la merce, riportando gravi ustioni secondo i media locali.
Nel luglio 2023, un giovane ha tentato il suicidio dandosi fuoco nel centro della capitale tunisina, provocandosi ustioni di secondo grado, come riportato dai media locali.
A metà aprile 2023, il calciatore tunisino Nizar Issawi è morto dopo essersi immolato nel governatorato di Kairouan per protestare contro lo “stato di polizia” e il trattamento ricevuto dalle forze dell’ordine. La maggior parte di questi tragici eventi si verificano nei governatorati interni del Paese, dove i tassi di povertà e disoccupazione sono elevati.
Il governatorato di Kairouan si trova tra quelli con i più alti tassi di povertà, analfabetismo e persino suicidio nel Paese. Nel 2023, sono stati registrati 26 casi di suicidio o tentato suicidio su un totale di 147 casi in Tunisia, secondo un rapporto del Forum tunisino per i diritti, “Social and Economic”, che si occupa di immigrazione e proteste sociali.