Trovati i corpi di 5 dispersi nel relitto dello yacht affondato a Palermo

Quattro corpi sono stati recuperati e portati a terra; un quinto è stato localizzato all’interno del relitto. Nel primo pomeriggio, è avvenuta una svolta a circa 50 metri di profondità, dove una tempesta, all’alba di lunedì, ha fatto schiantare un super yacht con bandiera britannica. Le squadre speleo-sub dei vigili del fuoco hanno perlustrato l’area delle cabine del Bayesian, trovando inizialmente due corpi e, poco dopo, altri due. In serata, fonti riferiscono che è stato identificato un quinto corpo. Sono stati identificati i quattro cadaveri recuperati: si tratterebbe del presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e di sua moglie Judy; dell’avvocato Chris Morvillo dello studio legale Clifford Chance e di sua moglie Neda. Mancano ancora all’appello il magnate informatico britannico Mike Lynch, che aveva organizzato questa festa galleggiante per celebrare la sua assoluzione, e sua figlia di 18 anni, Hannah. Poche ore dopo il naufragio, è stato ritrovato all’esterno del relitto lo chef canadese-antiguano Recaldo Thomas.

L’operazione dei sommozzatori dei vigili del fuoco, condotta sotto la supervisione della Guardia costiera, è stata estremamente complessa. Oltre alla notevole profondità, che richiede di limitare i tempi di immersione per ogni squadra composta da due unità, si aggiunge la difficoltà dovuta agli spazi angusti da esplorare e alla presenza di molti ostacoli che intralciano l’accesso. Alcuni membri del team, che avevano partecipato ai soccorsi della nave Costa Concordia naufragata il 12 gennaio 2012 al largo dell’Isola del Giglio, hanno definito l’incidente una “piccola Concordia”. Il dispositivo impiegato comprende 27 sommozzatori, tra cui 11 speleo e 8 abilitati all’uso di miscele di nitrox per la decompressione, che permettono una maggiore permanenza a una profondità di 50 metri. Un robot della Guardia costiera è in grado di operare sul fondo marino fino a 300 metri, con un’autonomia di 6-7 ore, registrando video e immagini dettagliate, elementi essenziali per ricostruire la dinamica dell’incidente nell’ambito dell’inchiesta.

Anche le indagini della procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, sono entrate in una fase delicata. I superstiti del naufragio vengono interrogati per ricostruire gli eventi accaduti prima e durante la tempesta che ha colpito la rada nelle prime ore del mattino. Il comandante dello yacht, James Cutfield, 51 anni, neozelandese, è stato ascoltato per alcune ore, per chiarire cosa sia avvenuto. Solo il super yacht britannico è affondato in pochi minuti, mentre altre imbarcazioni, anche più piccole, sono rimaste a galla. I pm, con l’ausilio di un interprete, hanno posto domande anche riguardo al comportamento dell’equipaggio, composto da 10 persone, di cui 9 sono sopravvissute.

Il pm Raffaele Cammarano ha interrogato altri sopravvissuti, raccogliendo testimonianze fondamentali per stabilire se l’incidente sia stato causato da un evento atmosferico straordinario e imprevedibile, o da un errore umano, come l’incapacità di prevedere o gestire una situazione complicata che, pur pericolosa, non ha provocato danni alla goletta Sir Robert Baden Powell, ormeggiata vicino al Bayesian, dalla quale sono partiti i primi soccorsi per i naufraghi. Tra i punti critici vi è la possibilità che un portellone sia stato lasciato aperto o che la deriva mobile della barca, trovata sollevata dai sub, abbia causato l’affondamento in pochi minuti, “da tre a cinque, dal momento in cui la barca è stata sollevata dalle onde fino al suo affondamento”, secondo le parole di alcuni superstiti raccolte dai soccorritori. Errori umani che potrebbero essere stati fatali.

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