Sullo schermo va il Romanzo di un ragazzino, affascinato dal cinema, destinato a diventare grande regista. All’inizio degli anni 50 Sam è un mingherlino spaventato dalla sala buia. La mamma e il papà lo indirizzano a provare questa invenzione in grado di cambiare le vite. Il bimbo prende coraggio e ci prova, quella scelta lo segnerà per sempre. Da allora nessuna cosa sarà più la stessa e il futuro inventore di storie dedicherà la sua intera esistenza alla settima arte. Attraverso la sua passione Sam riuscirà ad attraversare i momenti difficili della sua vita raccogliendo particolari ed emozioni da utilizzare in quello che sarà il suo lavoro. Un talento che si forma attraverso gli anni e a prescindere tutto.
The Fabelmans è un film del 2022 diretto da Steven Spielberg. Il regista si racconta attraverso quello che sa fare meglio creare emozioni. In scena va la vita di un uomo che conosce perfettamente le regole dell’intrattenimento. Nei suoi 150 minuti Fabelmans intrattiene ed emoziona attraverso la cura formale e un pizzico di azzardo creativo. Il film non è un semplice biopic ma un raccoglitore di esperienze messe insieme seguendo i canoni del cinema classico. Spielberg non esagera nel sentimentalismo pur usandolo, accenna i problemi sociali senza caricarli e riflette sulla condizione di un’arte senza prendere alcuna posizione.
Un lavoro che potrebbe sembrare egocentrico, ma si rivela la versione di Steven sul tempo trascorso e sul valore di uno sfogo. Il cinema è un’arte e l’arte serve a esorcizzare ogni frustrazione, parlando del mondo il piccolo Sam si prepara ad affrontarlo. Un lavoro particolare per Spielberg che conferma la sua grande abilità nel rendere comprensibile, perfino l’inconsueto. Fabelmans non ha una morale capitale è solo la dichiarazione onesta di un’esistenza che diventa una favola per il pubblico. Lontano da tutti i suoi tempi, il regista di Et mostra come gli sia stato possibile attraversare il cinema in maniera così poliedrica.