Terrorismo: due arresti a Milano

Allerta terrorismo anche in Italia. All’alba di questa mattina a Milano è stata effettuata un’operazione antiterrorismo condotta dalla Polizia di Stato,  coordinata dalla Procura di Milano (Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo).

Ci sono stati  due arresti nei confronti di un egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane, accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.

Secondo quanto riporta Milano Today, stando alle prime informazioni comunicate dalla questura meneghina, i due sono accusati di “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo” e “istigazione a delinquere con finalità di terrorismo”.

All’operazione antiterrorismo ancora in corso mentre vi scriviamo hanno contribuito il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Perugia, la Direzione centrale della Polizia di prevenzione e il Servizio centrale Polizia postale e delle comunicazioni.

Ieri, presso la Procura a Milano si erano riuniti i Pm della sezione distrettuale antiterrorismo di Milano, coordinati dal procuratore capo Marcello Viola, e i vertici degli uffici antiterrorismo delle forze dell’ordine, per fare un punto sull’attività di prevenzione e di monitoraggio contro possibili minacce nel capoluogo lombardo. Un appuntamento che era stato fissato la scorsa settimana,  all’indomani dell’arresto di Ibrahim T. che con una copia del Corano in mano e con addosso una tunica islamica ha urlato “Allah akbar”, mentre si scagliava a mani nude contro tre passanti, ferendone in maniera lieve uno al volto, in fondo a viale Monza a Milano.

Durante l’incontro è stato dichiarato dagli inquirenti: “L’episodio è una spia di una situazione di tensione”. Situazione che però è puntualmente monitorata dalle Forze dell’ordine:

“L’attività di monitoraggio riguarda l’intero territorio, le carceri restano un luogo sensibile dove il monitoraggio funziona molto bene, siamo sul pezzo, per l’ultimo episodio parliamo di spia e non di allarme”.

 

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