Nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2024, la Russia ha subito uno dei più massicci attacchi con droni dall’inizio del conflitto con l’Ucraina. Nove regioni russe, compresa la Crimea annessa, sono state prese di mira, causando danni significativi, in particolare a Mosca e nelle aree circostanti. Secondo il Ministero della Difesa russo, sono stati abbattuti o intercettati 144 droni, ma non tutti sono stati neutralizzati prima di provocare danni.
A Mosca, il governatore Andrej Vorob’ev ha riferito che almeno 14 droni sono stati abbattuti, ma nonostante l’intervento delle difese aeree, esplosioni sono state segnalate nei pressi di Žukovskij e Ramenskoe. Un drone ha causato la morte di una donna e il ferimento di altre tre persone nella regione di Mosca.
Ad intervenire su Telegram è anche il sindaco di Mosca, Sergej Sobjanin, confermando che uno dei droni ha provocato un incendio in un edificio residenziale nella città di Ramenskoe, dove le fiamme hanno avvolto l’11° e il 12° piano. Ha inoltre dichiarato che le squadre di emergenza sono attivamente impegnate nel contenere i danni causati dall’incendio a Ramenskoe e dai detriti di un drone abbattuto nelle vicinanze dell’aeroporto di Žukovskij. L’attacco ha comportato la sospensione temporanea dei voli non solo a Žukovskij, ma anche negli aeroporti di Domodedovo e Vnukovo, a dimostrazione dell’ampiezza della minaccia che ha interessato l’area della capitale. Sobjanin ha sottolineato che, nonostante la situazione, le autorità stanno facendo tutto il possibile per proteggere i residenti e mantenere la sicurezza nella capitale.
Anche altre regioni sono state colpite, tra cui Belgorod, Brjansk, Kursk e Tula. Nella regione di Tula, i detriti di un drone abbattuto hanno colpito un impianto energetico, ma le autorità locali hanno confermato che non ci sono state vittime. La Crimea è stata teatro di esplosioni nella zona di Oktjabrskoe, mentre droni sono stati avvistati in volo verso Capo Tarchankut, a est della penisola.
L’attacco rappresenta un’escalation delle capacità ucraine di condurre operazioni all’interno del territorio russo, mettendo in discussione la sicurezza interna della Russia e mirando a infrastrutture strategiche. Questa ondata di attacchi segue un’intensificazione delle operazioni militari su entrambi i fronti, con la Russia che continua i suoi raid aerei sull’Ucraina e Kiev che aumenta le incursioni oltre confine.