Ci sono storie che sembrano appartenere a un altro mondo, fatte di dolcezza, arte e passione. Quella di Streglio, storico marchio del cioccolato torinese, è una di queste. Fondata nel 1924, quando Torino stava riconquistando il suo slancio dopo le sfide della Prima Guerra Mondiale, l’azienda ha portato per decenni la tradizione del cioccolato piemontese a livelli ineguagliabili. Gianduiotti, cremini, praline: ogni creazione ha incarnato un modo di fare il cioccolato che trasmette la passione di chi lavora le materie prime, il profondo legame con le terre piemontesi e il valore dell’artigianato. Cento anni dopo, grazie all’acquisizione da parte di Galup nel 2021, Streglio vive una seconda rinascita, celebrata oggi con entusiasmo e visione al suo centenario.
Eppure, non è solo cioccolato: è un frammento della storia piemontese, un racconto che ha sfidato epoche, tendenze e gusti, preservando intatta la sua essenza. La qualità è sempre stata il cuore di ogni creazione: dalle ricette originali al sapiente uso delle nocciole delle Langhe, che rendono unico il gianduiotto, emblema di una dolcezza radicata nel territorio. Con tenacia e amore per le proprie origini, questo cioccolato ha sfidato il tempo, conquistando generazioni di italiani e guadagnando apprezzamenti anche all’estero. Ogni pralina, ogni tavoletta, custodisce una storia che affonda le sue radici nelle colline piemontesi, dove tradizione e innovazione si incontrano.
Con Galup, Streglio segna un nuovo capitolo. Forte della sua lunga tradizione nel dolciario, Galup ha intravisto in questo marchio torinese un’opportunità preziosa per valorizzare e proteggere una delle gemme dolciarie del Piemonte. “Festeggiamo oggi questi 100 anni, anche grazie alla lungimiranza di imprenditori come Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano, che hanno avuto la capacità di vedere il domani di realtà storiche del nostro territorio”, ha dichiarato Stefano Borromeo, Amministratore Delegato di Galup. “Il progetto è stato avviato e stiamo costruendo una nuova casa per Streglio ad Alba, mentre la produzione di tutte le referenze Galup è a Pinerolo. Siamo fieri di come questo progetto sta crescendo e delle tante persone che ne hanno preso parte”.
In occasione del centenario, Streglio ha voluto fare qualcosa di speciale, qualcosa che non celebrasse solo la sua storia ma che guardasse al futuro con creatività. In collaborazione con Artàporter, giovane startup torinese che promuove l’arte emergente, Streglio ha lanciato una “call for artists” che ha attratto 125 adesioni da artisti di tutta Italia. Il tema della competizione? Il sogno, elemento che riflette appieno lo spirito di un marchio che ha vissuto con passione e creatività il passare dei decenni. L’esposizione delle opere selezionate si è tenuta nella prestigiosa sede di Artàporter in via Po a Torino, dove dieci opere hanno trovato posto e tre sono state premiate.
Massimo Gioscia e Dario Ujetto, co-fondatori di Diffusissima e Artàporter, hanno elogiato l’iniziativa: “La call for artists realizzata in collaborazione con Streglio ha portato risultati veramente soddisfacenti. Non nascondiamo che è stato difficile scegliere le dieci opere che vedete esposte questa sera e poi le tre finaliste”, ha affermato Ujetto. Tra le opere premiate, “Un sogno ad occhi aperti” di Giulia e Sofia Toneatto e “Sopra i cieli di Torino” di Enrica Pizzicori hanno ottenuto menzioni speciali, mentre Cristina Lonegro ha vinto la competizione con l’opera “La custode della luna”. Questa iniziativa ha dato un volto nuovo al marchio, mostrando come il cioccolato possa essere anche un messaggio di creatività e cultura, trasportato fuori dai luoghi canonici per arrivare nella quotidianità.
Oltre alla collaborazione con Artàporter, Streglio si è presentato al centenario con un look rinnovato, elegante e moderno, grazie al rebranding voluto da Galup. Blu e oro sono i colori scelti per rappresentare l’eleganza e il prestigio del marchio, un’immagine che rispecchia il profondo legame con il Piemonte. “Abbiamo iniziato a lavorare su un racconto dove il cioccolato Streglio rappresenta un sogno, che è anche una poesia e una danza, come quella che guida la mano dei Maîtres Chocolatiers mentre producono le loro opere”, ha spiegato Raffaella Cardinale, Responsabile Marketing di Streglio. “Ma il cioccolato Streglio è anche magia, che nasce dall’incontro della nocciola con il cioccolato. E poi i valori, anche questi elementi fondamentali del racconto, per narrare un legame speciale, quello con il territorio dove 100 anni fa è nata”.
L’azienda non guarda solo al passato, ma si proietta verso un futuro ricco di opportunità. Il progetto prevede una nuova sede ad Alba, cuore delle Langhe e celebre per le sue eccellenze vinicole e gastronomiche. Qui, la produzione di cioccolato troverà una nuova casa, un polo che unirà tradizione e innovazione. “Stiamo costruendo una nuova casa per Streglio, che vogliamo diventi un centro di eccellenza in grado di onorare la nostra terra e portare la tradizione piemontese su scala internazionale”, spiega Borromeo, sottolineando come questa sede rappresenti una sfida ambiziosa per rafforzare il marchio e ampliare la sua presenza sui mercati globali.
Cent’anni non sono solo un traguardo, ma segnano la rinascita di un sogno che supera la storia di Streglio. Questo anniversario è un tributo alla capacità di innovare restando fedeli alle radici piemontesi e alla passione per il cioccolato di alta qualità. Oggi, il marchio è più di una semplice firma dolciaria: è un simbolo di eccellenza e cultura che continua a raccontare la storia del Piemonte a chi sa apprezzare il gusto e la bellezza delle sue praline.
In un’epoca di cambiamenti vertiginosi, Streglio ci ricorda che la dolcezza della tradizione, come quella delle sue creazioni, è senza tempo e continua a far sognare.