Grande appuntamento con la musica giovedì 5 ottobre. A Roma, presso il Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone alle ore 21 anteprima di Springsong, il nuovo album di Maxence Cyrin. Il successivo 6 ottobre l’album di uno dei pianisti più ascoltati al mondo sarà reperibile in tutto il mondo
Maxence Cyrin torna con Springsong il suo nuovo album.
Maxence Cyrin è senza dubbio uno dei pianisti più ascoltati al mondo. Famosa presso tutti gli appassionati è la trascrizione per piano solo di “Where Is My Mind?” dei Pixies. Il brano, infatti, è stato certificato “Triplo Diamante” e ha totalizzato oltre 150 milioni di ascolti nel mondo.
Cyrin torna con un nuovo album, Springsong, composto da dieci nuovi haiku musicali per pianoforte e in due brani con trio d’archi, con un approccio minimalista nella forma, senza dimenticare però la melancolica dolcezza del pianismo francese novecentesco, da Debussy o Satie a Sakamoto. Springsong sarà presentato in anteprima il prossimo 5 ottobre a Roma, presso la Sala Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Maxence Cyrin artista nel cuore della vita culturale francese.
Cyrin è un pianista affermato e da trenta anni cittadino di Montmartre, il cuore pulsante della vita culturale ed artistica di Parigi. Nella sua arte si può riscontrare lo spirito che ha animato questa ‘particolare’ zona della capitale francese.
Originariamente la sua ispirazione nasce, per sua stessa ammissione, dal viaggio nella natura che lo ha trasformato in un viaggiatore alla ricerca del calore del sole e dei profumi del mare lontano dalla città. Il vissuto, però, è divenuto musica proprio nel suo appartamento parigino presso il quale si è sviluppata la sua esperienza di musicista autodidatta. A fare da cornice alla sua arte sono stati gli ambienti dell’avanguardia elettronica degli anni ’90 dello scorso secolo per giungere fino al 2005. In questo periodo Cyrin ha sentito l’esigenza di tornare al suono acustico del pianoforte, ma con un approccio del tutto originale con composizioni che nascono dall’improvvisazione al pianoforte e dalla sperimentazione delle sonorità dello strumento.
Maxence predilige il suono del piano verticale perché riesce a dare quella dimensione intima e salottiera, senza dubbio uno struemento del tutto ‘autonomo’
Springsong. Il contenuto
Questo nuovo album può essere raccontato come una serie di brevi visioni, suggestioni, reminiscenze di viaggio, rapide pennellate impressionistiche trascritte in musica spontanea. E’ una sorta di libero flusso di coscienza, nato dalla mente di un compositore che non ha mai voluto aderire ad alcuna maniera ma, sicuramente ad un fresco e giovanile desiderio di poesia nel quotidiano.
Questo il contenuto dei singoli brani:
1 “Springsong”: brano che ha dato il titolo all’album con un trio d’archi che presenta una melodia inebriante che ostenta leggerezza e ottimismo.
2: “Candle”: sempre un trio d’archi con sonorità che ispirano una più convinta serenità.
3: “Comète”: brano introspettivo “una metafora malinconica” della vita.
4: “Orage”: un brano più drammatico composto durante il periodo di confino, che trasuda rabbia e frustrazione.
5: “Daffodils”: una composizione in tre battute, suonata su un pianoforte verticale dotato di feltro. Meditazione e ricerca di quiete.
3: “Comète”: brano introspettivo “una metafora malinconica” della vita.
4: “Orage”: un brano più drammatico composto durante il periodo di confino, che trasuda rabbia e frustrazione.
5: “Daffodils”: una composizione in tre battute, suonata su un pianoforte verticale dotato di feltro. Meditazione e ricerca di quiete.
6: “Silence”: composizione “meditativa, calma e spirituale, che evoca il tema del riposo ma con lo sguardo verso il silenzio del riposo eterno.
7: “Life”: ripercorre la poetica di “Comète” evocando i temi dell’esistenza e del destino.
8: “Horizon”: è il brano più breve dell’album, ma anche il più rilassante di carattere meditativo.
9: “Ballerine”: per una maliconia che però rimanda ad una idea di grazia e di movimento.
10: “Le bleu du ciel”: un’improvvisazione registrata di getto.
8: “Horizon”: è il brano più breve dell’album, ma anche il più rilassante di carattere meditativo.
9: “Ballerine”: per una maliconia che però rimanda ad una idea di grazia e di movimento.
10: “Le bleu du ciel”: un’improvvisazione registrata di getto.
