Lo scorso 30 luglio La Voce News si era occupata della questione delle Cascine di Firenze, luogo dove oramai predomina il degrado, la violenza e lo spaccio di stupefacenti prevalentemente gestito dalla criminalità organizzata africana. Nel pezzo veniva anche citato il lavoro dello Youtuber Simone Cicalone e del suo gruppo, sempre pronto a documentare su video, non senza rischi per sè e per i propri collaboratori, la reale situazione in un’Italia sempre più in balia della delinquenza e del degrado. Stavolta gli Youtuber avevano finito di documentare la difficile situazione alle Cascine fiorentine e stavano andando a prendere il treno per rientrare a Roma, ma sono stati aggrediti all’interno della stazione di Santa Maria Novella, per mano di un numeroso gruppo di africani, molti dei quali già presenti alle Cascine quando c’era stata la prima aggressione e la ragazza addetta alle riprese era stata gettata a terra con conseguente contusione alla spalla e abrasioni alle gambe.
L’aggressione a Simone Cicalone
Simone Cicalone e il suo gruppo si sono resi conto di trovarsi in una situazione problematica appena giunti in stazione, quando hanno subito notato una trentina di africani che li attendeva all’esterno dell’edificio. A quel punto sono entrati in stazione per cercare di evitare guai e trovare un negozio dove comprare dei vestiti, visto che erano zuppi per via di un temporale, nell’attesa del treno per Roma. All’interno della galleria commerciale della stazione però i ragazzi sono stati affrontati da un altro numeroso gruppo di africani, molti dei quali già presenti alle Cascine, che li hanno fisicamente aggrediti. Tutto ciò sotto gli occhi terrorizzati di molti viaggiatori e turisti.
Come illustrato dallo stesso Cicalone su YouTube, a un certo punto due agenti di polizia sono usciti dal bar con tutta calma ed hanno detto al suo gruppo di allontanarsi; attenzione però, perché più il gruppo si allontanava verso la parte centrale della galleria, dove era presente molta gente, più questi africani si avvicinavano con il chiaro intento di aggredirli, creando caos e mettendo a repentaglio l’incolumità di tutti quanti. A quel punto gli agenti si sono visti costretti a chiamare rinforzi (e non poteva che essere così) e hanno nuovamente detto al gruppo di Cicalone di andarsene, procedendo anche alle identificazioni. Gli africani invece? Loro sono ancora lì, liberi di fare il bello e il cattivo tempo. Se piove si riparano in stazione, se torna il bel tempo si spostano alle Cascine, ma lo spaccio avviene comunque in entrambi i luoghi. Cicalone giustamente fa notare: “Fintanto che visito un luogo e faccio un reportage sui suoi problemi, non posso pensare che non siamo i benvenuti perché altrimenti significa che non siamo in un Paese democratico”.
Firenze ha gravi problemi di sicurezza
Il problema però in questo caso non riguarda soltanto le Cascine, ma la stazione di Santa Maria Novella. E’ ammissibile che dei cittadini possano essere allontanati da un luogo pubblico, dove stanno usufruendo di servizi, perché la loro presenza infastidisce degli sbandati? Non si sarebbe forse dovuti intervenire nei confronti di questi ultimi? E se fossero stati dei turisti a filmare la stazione e a inquadrare accidentalmente degli spacciatori? In quel caso i turisti si sarebbero dovuti allontanare? E’ una domanda più che legittima a questo punto.
Non sarebbe stato meglio chiamare da subito i rinforzi per procedere con l’allontanamento degli aggressori e tutelare gli aggrediti? Invece di farli allontanare in una zona ad elevata presenza di viaggiatori, mettendo così a rischio tutti quanti?
Il problema era stato sollevato anche dal quotidiano fiorentino La Nazione che a inizio maggio aveva fornito una panoramica esaustiva sulla drammatica situazione nella quale imperversa la stazione di Santa Maria Novella evidenziando come la frase più ricorrente tra chi ci lavora è “prima o poi ci scapperà il morto” e precisando che più che terra di nessuno è diventata terra di rapinatori e pusher. Nell’articolo vi è anche l’intervista al titolare di un negozio situato in stazione, “Mr.Price abbigliamento” che riguardo alla presenza delle forze dell’ordine aveva spiegato: “Qualche passaggio e via. Una presenza di agenti molto più continua, sistematica, credo che farebbe da deterrente. Invece hanno ripulito davvero la zona solo quando è venuta la Schlein…”.
Forse sarebbe il caso di capire meglio cosa succede alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella, visto che si tratta di uno snodo ferroviario importante ed anche ampiamente frequentato da turisti e soprattutto in questo periodo; un vero e proprio biglietto da visita per chi visita la città d’arte e non è ammissibile che la stazione diventi zona franca per spacciatori, sbandati e violenti.
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