Le sigarette elettroniche sono sotto accusa da alcune settimane. Non c’è telegiornale che in questi ultimi giorni non abbia affrontato il problema legato all’uso dell’ e-cig al posto della cara, vecchia e amatissima “bionda”. L’allarme arriva dall’America dove si sostiene che ci siano almeno 450 casi sospetti di decesso a causa della sigaretta elettronica. Ma morire di e-cig si può? L’argomento è spinoso: si svapa come scelta di salute, si svapa perchè va di moda o si svapa come scelta anti-vizio?
Il problema dell’e-cig è nel liquido
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato una battaglia contro le sigarette elettroniche aromatizzate. “Bisogna fare qualcosa di fronte a quello che sta diventando un vero e proprio dramma” ha dichiarato Trump. Il Presidente ha incaricato il ministro della Sanità, Alex Azar, di agire drasticamente contro l’utilizzo delle e-cig. Il problema dei decessi è dovuto al liquido che viene utilizzato per lo svapo. Spesso gli aromi che vengono introdotti sono oli a base di thc e altre sostanze tossiche non identificate. Gli unici aromi autorizzati sono il tabacco e il mentolo. La sigaretta elettronica contenente altri aromi è responsabile di una misteriosa malattia polmonare che colpisce principalmente i teenager. Lo Stato di New York, che ha messo le sigarette elettroniche sotto accusa, ha alzato a 21 anni l’età minima per fumare. Per gli americani, morire di e-cig, si può.
In Italia si rischia di meno
Nel nostro Paese, invece, le sigarette elettroniche non sono ancora sotto accusa. Non sono una minaccia letale per la nostra salute. I liquidi che vengono utilizzati sono tutti certificati e da noi, il mercato del “fai da tè”, non ha preso molto piede. Per questo non abbiamo casi simili a quelli americani mentre capita di rilevare qualche segnalazione di allergia. E’ difficile incolpare la sigaretta elettronica di gravi malattie polmonari. Sono davvero pochi i casi di persone che fumano l’e-cig senza aver mai fumato in precedenza una sigaretta.
Quanto è dannosa l’e-cig?
Secondo uno studio condotto dall’ Università di Harvard, l’e-cig è pericolosa quanto il fumo se contiene una sostanza chiamata diacetile. Anche se il diacetile è sicuro da ingerire, i pericoli legati alla sua inalazione sono invece rilevanti. Il diacetile, inalato, è in grado di creare cicatrici irreversibili sui polmoni che causano mancanza di fiato e forti attacchi di tosse. In ogni caso non si può paragonare il fumo tradizionale alla sigaretta elettronica. Non è la nicotina il problema della sigaretta ma la combustione delle sostanze in essa contenute e il catrame.
Se nelle sigarette elettroniche non c’è diacetile, si può affermare che l’e-cig è importante nella lotta alla dipendenza da fumo tradizionale. Uno studio condotto in Gran Bretagna mostra come sia diminuito il numero di fumatori grazie alle sigarette elettroniche. L’e-cig è un valido aiuto per chi non riesce proprio a smettere di fumare.
Cosa vuol dire svapare?
Svapare significa inalare, aspirare vapore da delle sigarette elettroniche. Non potendo dire che usare l’e-cig è fumare, è stato coniato questo termine derivante dall’inglese “vaping”, che significa produrre vapore.
Foto di Francesco Modeo. Tutti i diritti riservati