La svolta nelle indagini sulla scomparsa di Marta Di Nardo, 60enne che viveva nel quartiere Acquabella di Milano. In un sopralluogo prima sono state trovate tracce di sangue nell’appartamento di un uomo che vive accanto alla donna e poi il suo cadavere.
Da dieci giorni Marta di Nardo, 60 anni di Milano sembrava essersi volatilizzata. Il suo appartamento era chiuso dall’esterno e sulla porta non c’èrano segni di scasso. Inizialmente si era pensato ad un caso di allontanamento volontario e l’ultima traccia telefonica risaliva ai primi giorni di ottobre, tra il 5 e il 6 del mese.
Ma come scrive l’agenzia AGI il figlio di Marta Di Nardo non ha mai pensato che la madre avesse deciso di andarsene senza lasciare un messaggio, una spiegazione. Ha cosi’ denunciato la scomparsa e ha chiesto che si facesse luce sul caso. La svolta nelle indagini è avvenuta nel pomeriggio di ieri con l’arresto nel quartiere Acquabella di Milano, di un vicino di casa della donna, Domenico L, 51 anni, che vive in un’abitazione nella scala C al civico 14 di via Pietro da Cortona a Milano (zona Acquabella). Praticamente a una manciata di metri da dove viveva la vittima.L’uomo avrebbe problemi di tossicodipendenza.
La sezione investigazione Scientifiche dei Carabinieri di Milano ha prima trovato tracce di sangue nell’appartamento di Domenico L. e poi ha rinvenuto il corpo della donna in un soppalco della cucina.