E’ disponibile in tutte le librerie il primo romanzo di Jasmyn Ward, “Salvare le ossa”, vincitore del National Book Award 2011 incentrato sulle vicende di una ragazza del Mississipi che si trova ad affrontare con la famiglia una vita difficile e l’arrivo dell’uragano.
Salvare le ossa: una ragazza, tra mito e quotidianità
Esch è una ragazza che vive ai margini della società: terza di quattro fratelli, ha perso la madre sette anni prima e, da allora, si è presa cura del fratello minore e ha sostenuto con forza e gentilezza il resto della famiglia. Skeetah è il primogenito, totalmente dedito alla cura del suo pitbull e della sua cucciolata; Randall gioca a basket e spera in un futuro nello sport, Junior è piccolo e curioso, spesso indomabile. Il padre di famiglia vive una vita fatta di rottami, povertà, lavoro, alcol, testardaggine e violenza.
Esch e i suoi fratelli conducono una vita misera in cui non c’è spazio per le lamentele, per la verità e per l’affetto: la ragazza “esegue” e si distacca da questo mondo grazie ai suoi libri sulla mitologia e ai brevi rapporti sessuali consumati velocemente con un amico del fratello, Manny, che non contraccambia la sua devozione. L’esistenza della famiglia che vive nelle vicinanze di Bois Sauvage verrà messa a dura prova dalla minaccia di Katrina, l’uragano che ha devastato gli USA nel 2005.
Prepararsi all’uragano Katrina
Nonostante tutti gli avvertimenti, le scorte di cibo e le assi inchiodate alle finestre, Katrina colpisce Esch e la sua famiglia inesorabilmente, costringendoli ad una fuga a nuoto tra le cime degli alberi e i tetti sommersi. Durante la fuga Esch dovrà pensare a salvare se stessa e il bambino che ha scoperto di aspettare, ma anche ad aiutare i suoi fratelli e il padre, gravemente ferito.
Nonostante la tragedia degli eventi e la gravidanza precoce e inaspettata, Esch è una protagonista positiva, una giovane che non si è fatta abbattere. Salvare le ossa è un romanzo sulla speranza che vince anche la natura più violenta grazie alla determinazione e alla gentilezza.