Roger Antonio Primo Spataro, in arte Roger Mantovani, si è spento il 2 gennaio a Palma de Mallorca. L’improvvisa scomparsa dell’artista ha lasciato il mondo della radiofonia e dello spettacolo sgomenti. Roger Mantovani, artista versatile, aveva 58 anni e una lunghissima carriera alle spalle. Speaker radiofonico, attore, doppiatore, presentatore, malgrado il suo curriculum, era un uomo semplice, generoso, affettuoso e sempre pronto ad aiutare il prossimo.
Roger Mantovani era partito i primi di dicembre a Palma de Mallorca, pronto per iniziare una nuova avventura. In viaggio da Milano con il suo inseparabile gatto Harthad, si era trasferito sull’isola spagnola con un nuovo sogno nel cassetto. Portare la sua lunga esperienza nel capoluogo delle Baleari. Intrattenimento e la collaborazione con una radio locale erano tra i suoi primi nuovi obiettivi.
Never OFF, always ON
Never OFF, always ON era il suo motto. “Un lungo viaggio artistico attraverso la conduzione, la recitazione, il doppiaggio e l’entertainment: blog, carriera, voce, video, gallery e contatti. Benvenuti nel mio mondo in continua evoluzione “never OFF always ON”. Così Roger si raccontava nella homepage di rogermantovani.it
Ed effettivamente così era la sua vita. Chi ha avuto il piacere (e l’onore) di conoscerlo e condividere tempo e microfono con lui, non può che confermarlo. Roger era un vulcano di idee e un sognatore. Non c’era progetto al mondo che non condividesse con i suoi amici e, se c’era anche un microscopico spazio, era sempre pronto a offrire un’opportunità a chi lo circondava.
Quando il successo non è sufficiente
Roger ha recitato sia in teatro che in televisione. Ha condotto programmi radiofonici per Rtl 102,5, Virgin Radio, Radio Capital (per citarne alcune). Ha doppiato film, telefilm e cartoni animati. Ha insegnato conduzione televisiva e radiofonica al M.A.S. di Milano. Ha presentato eventi in giro per il mondo. Una vita piena, vien da dire. Eppure quando tornava a casa, nella sua “Roger House”, aveva sempre voglia di compagnia. Se nessuno era disponibile, partivano telefonate fiume. Conversazioni che iniziavano da banali saluti per poi spaziare nei più svariati argomenti. Rogerius, amava la letteratura, la poesia, la filosofia e condivideva durante le sue conversazioni, via whatsapp, audio, foto, video. E a proposito di foto, le telefonate si chiudevano sempre con un’immagine del suo Harthad.
2 gennaio 2025: la triste notizia
A trovarlo senza vita è stato il suo caro amico, Marco Z. che, allarmato dalla mamma di Roger, Agnese, che non riusciva a mettersi in contatto con lui, ha deciso di raggiungerlo a casa per vedere cosa fosse successo. Roger, rimasto in casa la sera di S. Silvestro per una forma influenzale (così aveva lui stesso dichiarato ndr), era a letto, sotto le coperte. Purtroppo non stava riposando. Aveva iniziato “il viaggio che non finisce mai”.
La notizia della sua prematura dipartita ha fatto il giro del web in pochi minuti. Tantissimi i messaggi di cordoglio tra incredulità e disperazione di amici, colleghi, ex colleghi e anche fan.
Tra i messaggi, uno su tutti ha colpito la mia attenzione. Quello di Marco B. che qui sotto riporto.
Soli, da oggi, siamo noi che vivremo portando nel cuore il tuo ricordo.