Quale immigrazione? Problemi e possibili soluzioni

L’immigrazione è una delle questioni più complesse e divisive che ci sia oltre al fatto che è difficile trovare soluzioni facilmente applicabili a prescindere dal proprio credo politico. Proverò comunque a trattarla. L’immigrazione va trattata con umanità, rigore e razionalità. Umanità perché le persone in mare o in difficoltà si salvano. Rigore perché dopo che sono arrivate bisogna in tutti i modi evitare il caos progettando le soluzioni ed affrontando le problematiche inclusive o repressive entrambe necessarie. Razionalità nel proporre le soluzioni per uscire dalla emergenza. Innanzitutto i campi che si trovano in nord Africa sarebbe opportuno che venissero gestiti dall’UNCHR (Agenzia dei rifugiati delle nazioni unite), la questione avrebbe così anche una maggiore attenzione internazionale e si eviterebbero rapporti strani con dei politici a volte dalla dubbia democraticità. Anche i cosiddetti CPR tanto amati dalla destra e tanto odiati, oggi ma amati ieri, dalla sinistra potrebbero farsi in collaborazione con l’UNCHR.

Inclusione e non integrazione

L’integrazione crea i ghetti e fino ad ora non ha funzionato in quanto è troppo permissiva sulle usanze antioccidentali che spesso toccano le persone lgbtqia+ e le donne ed in alcuni casi come in Belgio e Svezia, ma anche la Francia e la Germania han qualche problema, si son creati quartieri ad alta presenza jhiadista dove vige de facto la Sharia  ( la legge islamica)  L’inclusione invece crea cittadinanza e si basa sulla coppia diritti doveri creando una coesione sociale ed adesione ai nostri valori costituzionali all’insegna della laicità oggi quantomai smarrita. L’inclusione va in coppia con lo ius soli ma diverge totalmente dagli integralismi di tutti i tipi.Un’altra cosa importante deve essere la differenza di trattamento degli immigrati, nel caso in cui si comportano bene non devono impazzire con la burocrazia dei permessi, ma se delinquono oppure ancor peggio fanno parte di clan o gang vanno previste forme di allontanamento rapide con idonee strutture di transito verso l’espulsione. Rigore nella inclusione come nella espulsione.

Immigrazione un problema europeo

L’immigrazione va inoltre trattata in modo unitario europeo, ma per farlo bisogna cambiare il modello attuale dell’Unione Europea che non funziona perché ha 27 confini e non un confine unico. 27 egoismi che aggravano la questione migratoria. Non mi stancherò mai di dirlo ma la soluzione è quella di scegliere la forma federalista degl Stati Uniti d’Europa al posto della decotta forma attuale confederale della Unione Europea. Per questo ritengo che sia quanto mai necessario il coinvolgimento degli Stati dell’Africa del nord, per favorire una ricchezza diffusa della popolazione con piani d’intervento mirati, ma rivolti ai tanti e non alle elite.

 

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