In occasione della manifestazione “Under the Bamboo Tree” che si terrà presso il Labirinto della Masone, saranno undici gli artisti nomadi del progetto GNAP ad esporre le loro opere.
Il progetto GNAP (Global Nomadic Art Project) al Labirinto
GNAP è un progetto che promuove arte e artisti nomadi provenienti da tutto il mondo. Il 5 e 6 0ttobre, l’evento “Under the Bamboo Tree” riserverà uno spazio alle installazioni di undici artisti del progetto GNAP. Le opere esposte riprendono il tema dell’evento, il bambù, per creare opere armoniche e ricche di significato.
L’artista mongolo Amarsaikhan Namsraijav ha creato un opera che unisce nomadismo alla sua cultura d’origine; Emanuela Camacci crea un’opera dotata di leggerezza e magia. L’ungherese Reka Szabo si avvale della poesia di Hermn Hesse; il francese Fred Martin racconta, con la sua opera, la creazione del labirinto di Dedalo. L’opera dell’indiana Gunjan Tyagi è di matrice satirica, mentre quella dei coreani Seung Hyun Ko e Cabin Kim vuole essere un messaggio di buon auspicio.
Wisnu Ajitama utilizza i giocattoli per la sua installazione, mentre Yohan Ko ripropone il tema mitologico; Stefano Devoti esplica la sua oper con un “E’ chi attraversa” e Peter Pal dedica la sua opera all’immaginario sul tema “labirinto”.
Il Labirinto della Masone
Il Labirinto della Masone si trova nella meravigliosa Fontanellato, in provincia di Parma ed è stato inaugurato nel 2015. Il parco culturale è stato costruito per volontà dell’editore Franco Maria Ricci e ospita la sua ricca e preziosa collezione d’arte, nonchè concerti, un ristorante di qualità e nuomerosi eventi.
La pianta dominante del labirinto è il bambù in tutte le sue dimensioni e specie: nel corso degli anni Ricci ne fece piantare più di 200.000. La collezione d’arte è molto ampia e presenta opere, tra le altre, di Carracci, Bernini, Hayez, Canova e Ligabue.