Domenica 8 dicembre si è chiusa l’edizione 2024 di Più Libri Più Liberi, l’attesa fiera dedicata alla piccola e media editoria, ospitata nella suggestiva cornice della Nuvola a Roma. L’evento, caratterizzato da numerosi incontri e una ricca presenza di ospiti, nonostante sia concluso da alcuni giorni, è al centro di accese polemiche e di bilanci contrastanti.
Affluenza straordinaria o gonfiata? Edizione tra luci e ombre
Secondo il comunicato stampa ufficiale, l’affluenza complessiva è risultata in linea con quella dello scorso anno, ma alcune fonti interne suggeriscono un quadro differente. La presidente dell’evento, Annamaria Malato, in una mail riservata agli espositori, ha ammesso che l’aumento degli studenti ha inciso in modo significativo sul bilancio finale. Questo ha sollevato dubbi sulla reale portata del successo. Molti visitatori hanno partecipato grazie a biglietti scolastici gratuiti o agevolati. Come sottolineato da Luca Briasco, editor di Minimum Fax, “mai viste tante scuole in Fiera”. Chi è andato in fiera anche negli scorsi anni, avrà sicuramente notato che gli studenti, di ogni ordine e grado, fossero delle “fiumane umane”. Purtroppo questo flusso di studenti non si è però tradotto in un incremento delle vendite per i piccoli editori.
I costi in crescita e le lamentele degli espositori
L’aumento del costo del biglietto, passato da 10 a 13 euro, è stato un altro punto critico. Questo rincaro, unito al costo minimo di 1.500 euro per gli stand, ha messo in difficoltà molti piccoli editori. Fabrizia Cileone, socia fondatrice di Pop Edizioni, ha definito queste cifre “insostenibili” rispetto alle vendite registrate. Inoltre, alcuni editori hanno lamentato un’organizzazione poco efficace e una scarsa attenzione verso chi, con passione e dedizione, rappresenta il cuore della piccola editoria italiana. A differenza degli scorsi anni, anche semplicemente parlando con chi era negli stand, ho notato dei malcontenti e una percezione complessiva, di inferiori numeri in quanto a presenze e vendite complessive.
Eventi di successo e l’effetto Barbero
Nonostante le critiche, l’edizione 2024 ha regalato momenti memorabili. L’effetto Barbero, con lunghe code per assistere alle sue presentazioni, ha dominato la scena. Altri eventi di rilievo hanno visto protagonisti autori come Zerocalcare, Luciano Canfora, Roberto Saviano e Patrick Winn, che hanno attirato un pubblico numeroso. Ciononostante, è emerso un certo scollamento tra gli incontri più popolari, spesso legati a personaggi di grande notorietà, e le reali esigenze degli editori indipendenti.
La polemica su Leonardo Caffo
Un’altra ombra sull’edizione 2024 è stata la controversia legata all’invito dell’autore Leonardo Caffo, sotto processo per maltrattamenti. La curatrice Chiara Valerio, inizialmente difensora della scelta, ha poi fatto marcia indietro dopo una forte pressione mediatica. La vicenda ha sollevato dubbi sull’opportunità di alcune scelte organizzative, specie considerando la dedica della fiera a Giulia Cecchettin.
Una riflessione aperta per il futuro di Più Libri Più Liberi
L’edizione 2024 di Più Libri Più Liberi ha lasciato un mix di impressioni tra successo e delusione. La conferma di Chiara Valerio come direttrice artistica per il 2025 e l’annuncio del tema Ragioni e Sentimenti aprono un nuovo capitolo, ma resta da vedere se le criticità evidenziate troveranno risposte concrete. La fiera, simbolo di dialogo e confronto, ha ancora molto da offrire, ma solo un bilanciamento tra esigenze economiche, qualità dell’offerta e trasparenza potrà garantirne il futuro successo.