Per Patrick Zaki gli israeliani sono una “specie demoniaca”.

Patrick Zaki pubblica un post su X dove afferma: “Che dio maledica la loro specie demoniaca” in riferimento agli israeliani e poi, forse resosi conto della gravità dell’esternazione, lo rimuove dicendo che è colpa della sua scarsa padronanza della lingua italiana.Questa però non è una scusante, soprattutto per un ricercatore universitario di trentatré anni che vanta una laurea con 110 e lode e un contratto alla “Normale” di Pisa. Avrà magari anche svolto il proprio percorso in lingua inglese, ma c’è da chiedersi come sia possibile che Zaki non si sia reso minimamente conto di quello che stava pubblicando. “Specie demoniaca” e con tanto di maledizione divina. Sarebbe interessante sapere come lo avrebbe detto in inglese o in arabo.Curioso poi, visto che nel 2021 sia la Camera che il Senato avevano approvato la mozione avanzata dal PD che impegna le autorità italiane a conferire la cittadinanza italiana a Zaki. E’ così facile diventare cittadini italiani? Non serve neanche conoscere la lingua? Tra l’altro Zaki pubblica spesso sui social in italiano.Zaki aveva più volte attaccato Israele e il premier Benjamin Netanyahu. Proprio il 7 ottobre 2023, subito dopo il più grande eccidio di ebrei dai tempi della Shoah, Zaki aveva immediatamente attaccato il premier in relazione all’avviso ai civili di Gaza di evacuare i palazzi in quanto l’IDF avrebbe colpito Hamas:

 

 

Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l’uccisione di civili… Dove possono andare!!!».

Silenzio invece sull’eccidio e Hamas, perché per Zaki c’è un solo serial killer nella guerra Israele-Hamas ed è Netanyahu, come riportato a suo tempo da Open. Tre giorni dopo Zaki aveva cercato di rimediare dicendo di non essere con Hamas ma con i palestinesi:

Sono stato e continuerò a essere un fervente sostenitore della causa palestinese e del diritto del popolo palestinese a riconquistare le proprie abitazioni e terre, le quali nel corso della storia sono state violentemente depredate”.

E ancora:

«Nel conflitto tra Israele e Palestina nessuno può essere ritenuto filo-Hamas se sostiene la Palestina. Non sono con Hamas ma sembrerebbe che assumere la posizione di difendere i civili palestinesi vi metta in una situazione difficile».

Non solo Zaki, poche ore dopo l’eccidio del 7 ottobre, si era subito scagliato contro il premier israeliano, senza uno straccio di condanna ai crimini di Hamas, alle vittime civili israeliane. Ebbene sì, esistono anche i civili israeliani, quelli che nel post poi rimosso ha definito “specie demoniaca” con tanto di maledizione divina.Zaki ha un po’ il vizietto di dire le cose per poi cercare di correre ai ripari e spesso rischia di peggiorare la situazione. La “riconquista delle proprie terre” …Quali di preciso? Afferma di non essere pro-Hamas, ma si guarda bene dal condannarli e definirli per quello che sono, terroristi. Sarebbe interessante sapere se Zaki sia disposto a condannare Hamas in quanto organizzazione terrorista nella black list anche dell’Unione Europea.Ambigua anche la frase “nessuno può essere ritenuto filo-Hamas se sostiene la Palestina”. Cosa vuol dire? Sicuramente anche in questo caso il problema riguarda la scarsa padronanza della lingua italiana che Zaki però utilizza ampiamente sui social. È bene anche evidenziare il silenzio da parte della sinistra. Nessuno ha preso le distanze dall’aberrante post.

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