La sera del 24 ottobre, un uomo armato di coltello ha terrorizzato i clienti del supermercato “Okey” nel quartiere Moskovskij di San Pietroburgo. Secondo la testata locale “Fontanka”, l’aggressore ha agito all’interno del negozio sulla via Kosmonavtov, ferendo almeno quattro persone, due delle quali versano in condizioni critiche. Fonti locali, come il canale “Mash na Moyke”, riportano che il sospettato, residente nelle vicinanze, è stato arrestato dalle forze dell’ordine.
L’aggressione mette ancora una volta in evidenza l’urgenza di rafforzare la sicurezza negli spazi pubblici, in un contesto dove episodi di violenza improvvisa si manifestano con crescente frequenza. Secondo quanto riportato da “Ostorožno Novosti”, il numero dei feriti potrebbe arrivare a sei. Il supermercato ha temporaneamente chiuso per permettere le indagini da parte delle autorità competenti.
Un uomo ha riportato due ferite penetranti all’addome e al momento è sotto i ferri, con i medici che valutano le sue condizioni come critiche. Mente due donne hanno subito gravi lesioni. Una di loro si trova in sala operatoria per una ferita penetrante nel fianco destro, mentre l’altra, con una ferita penetrante nella regione lombare, è in terapia intensiva per lo shock.
Diventa fondamentale che le istituzioni affrontino le radici psicologiche e sociali che sembrano contribuire a simili aggressioni. Accanto ai controlli di sicurezza, è altrettanto prioritario investire in programmi di prevenzione del disagio psicologico e monitorare comportamenti estremi o anomali.
La recente aggressione a San Pietroburgo richiama dolorosamente l’attenzione sulla necessità di un approccio alla sicurezza pubblica che sia integrato e a lungo termine, capace di estendersi oltre le misure preventive e di costruire un ambiente sicuro e fiducioso per i cittadini.
(Video e immagini: Canale Telegram Fontanka)