Paesaggi artificiali – Artificial Landscapes. Personale di Goldschmied e Chiari

Si sposta da Firenze a Milano la realizzazione del progetto Untitled Views ideato da Sara Goldschmied e Eleonora Chiari

Goldschmied e Chiari

Si sposta da Firenze a Milano la realizzazione del progetto Untitled Views ideato dalle due artiste Sara Goldschmied e Eleonora Chiari. Paesaggi Artificiali –  Artificial Landscapes sarà allestita alla Galleria Poggiali di Foro Buonaparte dal 15 ottobre 2019 al 18 gennaio 2020.

Golschmied & Chiari

Paesaggi Artificiali // Artificial Landscapes: la mostra

La mostra ideata dal duo Goldschmied & Chiari è stata appositamente pensata per occupare gli spazi della Galleria Poggiali e comprende moltissimi lavori inediti. Le opere esposte fanno parte del ciclo Untitled Views attraverso le quali le artiste invitano lo spettatore ad esplorare in maniera unica temi legati alla natura, alla storia, alla realtà e alla finzione.

Le installazioni di Goldschmied & Chiari sono, appunto, delle “visioni senza titolo” e lasciano spazio all’interpretazione individuale. La tecnica utilizzata dalle artiste è innovativa: la conseguenza della diffusione di fumogeni colorati viene fotografata estampata su grandi specchi e vetri.

Negli spazi della mostra il visitatore è proiettato in un mondo di  superfici riflettenti e colori pastello dalle tonalità romantiche che ricordano le atmosfere delle opere di J. M. W. Turner.

Goldschmied & Chiari

La vicentina Sara Goldschmied e la romana Eleonora Chiari iniziano il loro connubio artistico nel 2001 e lavorano a Milano con il nome Goldschmied & Chiari. Le due donne sono celebri per i loro lavori facilmente distinguibili: superfici specchianti di tonalità prevalentemente verdi-azzurre.

Oltre al risultato finale, è suggestivo il fatto stesso che la tecnica di realizzazione sia segreta, oltre che molto raffinata; lo spettatore si avvicina all’opera lentamente e ne entra a far parte grazie alla superficie riflettente. I colori prediletti da Goldschmied & Chiari sono il blu e il verde (e tutti i loro derivati), ma non tralasciano di utilizzare i toni caldi come il giallo e il rosso.

La dimensione delle opere è sempre elevata e di diversa conformazione: le installazioni si presentano come singoli, dittici o trittici che si fondono in maniera armonica come paesaggi fantastici che diventano reali e comprendono chi li sta osservandono.