Il 2021 si annuncia un anno molto importante per l’assegnazione dei premi Oscar. La statuetta più ambita dovrà fare i conti con la pandemia in corso. I cinema chiusi e le produzioni semi bloccate lasceranno molto spazio ai colossi dello streaming. Per ora sarà Netflix a farla da padrone nella prossima edizione della cerimonia. Il record di titoli in corsa per il miglior film da parte di un’unica casa di produzione è dalla MGM. Era il 1937 quando la famosa major americana contava cinque titoli candidati al premio più ambito da ogni filmmaker.
In chiave Netflix i rumors danno Mank di David Fincher e Il processo ai sette di Chicago di Aron Sorkin come candidati certi. Quasi certi sarebbero Midnight sky, il nuovo film da regista di George Clooney e Ma Rainey’s Black Bottom con protagonisti Viola Davis e Chadwick Boseman. A rappresentare l’Italia sarà Notturno di Francesco Rosi. Il documentario presentato a Venezia è una testimonianza cruda della vita nei territori di guerra. La scelta del film di Rosi ha suscitato enormi polemiche in Italia soprattutto per il genere di Notturno. Candidare un documentario per qualcuno sarebbe una scelta autolesionista ma presa la decisione non resta che vedere come verrà accolto dall’Accademy il film.
Accademy duramente criticata. dagli addetti ai lavori, per la scelta di ammettere film distribuiti da piattaforme streaming alla competizione. Diversi attori e registi si sono chiesti, come sempre, se accettare i colossi dell’home entertainment non sia una dichiarazione di morte della sala. Va detto che i prodotti a marchio Netflix, come Roma o Irishman, si sono già largamente imposti per qualità e spessore arrivando vicini alla statuetta più di una volta. Il cinema è in evoluzione e la coesistenza tra sale e streaming può tranquillamente esistere senza alcun danno reciproco.