Le forze militari israeliane hanno dichiarato di aver “neutralizzato tre terroristi” all’interno dell’ospedale Avicenna di Jenin. Il ministero della Salute palestinese, invece, riporta che “tre martiri sono stati abbattuti dalle forze di occupazione all’interno dell’ospedale”. Secondo quanto comunicato dalle autorità israeliane, l’operazione è stata condotta congiuntamente tra esercito, sicurezza interna e polizia, e ha coinvolto un terrorista di Hamas che si nascondeva nell’ospedale insieme ad altri due terroristi. L’azione, che ha avuto luogo all’ospedale Ibn Sina, è stata descritta come una “operazione congiunta” di breve durata, con i militari israeliani che, travestiti da personale medico e donne palestinesi, sono entrati nella struttura alle prime ore del mattino, hanno individuato un nascondiglio al terzo piano e hanno ucciso i tre individui con pistole dotate di silenziatore, per poi fuggire incolumi.
Secondo quanto riportato dai media israeliani, l’operazione ha avuto luogo in risposta a informazioni secondo cui la cellula stava pianificando attacchi terroristici imminenti, inclusa la progettazione di un attentato simile a quello avvenuto il 7 ottobre. Uno dei membri della cellula è stato identificato come Muhammad Jalamneh, 27 anni, presumibilmente in contatto con il quartier generale di Hamas all’estero e portavoce dell’ala militare di Hamas nel campo di Jenin. Gli altri due individui uccisi erano i fratelli Muhammad e Basel Ghazawi. L’esercito israeliano ha dichiarato che la neutralizzazione di questa cellula rappresenta “un nuovo esempio dell’uso cinico da parte di gruppi terroristici di spazi civili e ospedali come copertura e come scudi umani”.