La Spagna è il più grande produttore mondiale di olio d’oliva. Tuttavia, è diventato un bene di lusso che oggi non tutti gli iberici possono permettersi. Perché? Ebbene, perché l’olio extra vergine di oliva è diventato più caro in media del 69,3% nei supermercati spagnoli nel corso del 2023. Questo è il risultato ottenuto grazie ad uno studio effettuato dall’associazione FACUA Consumatori in Azione su 18 brand.
L’analisi della FACUA mostra che, contrariamente a quanto sostenuto dai produttori e dalle catene di supermercati, gli aumenti non sono esclusivamente il risultato dell’aumento del prezzo del prodotto all’origine. Nel 2023, gli aumenti dei prezzi nei punti vendita rappresentano fino a 2,54 euro al litro in più rispetto all’origine. Prendendo in considerazione gli oli extravergine di oliva contemplati in questo studio, l’aumento più pronunciato durante l’ultimo anno è stato rilevato nel litro di extravergine di marca Coosur Hojiblanca a Eroski, catena basca di supermercati, dove il prezzo dell’ olio è aumentato del 154,8%, passando dall’offerta di 5,69 euro nel gennaio dell’anno scorso a 14,50 euro nel gennaio 2024.
Insomma, il prezzo medio di un litro di olio extravergine di oliva nei supermercati intervistati è passato da 6,91 euro nel primo mese del 2023 a 12 euro nel gennaio 2024. D’altro lato, il prezzo medio di un litro all’origine, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, è passato da 4,91 euro nella prima settimana di gennaio 2023 a 7,45 euro nella settimana dal 10 al 17 dicembre 2023 (IVA esclusa)
L’olio d’oliva spagnolo più economico in Francia, Svizzera o Polonia
L’associazione dei consumatori FACUA ha anche dimostrato che in Spagna l’olio extravergine d’oliva, il più consumato nel Paese, è più caro del 6% rispetto all’Italia, del 16% più caro della Francia, del 17% più caro della Polonia e del 27% più caro che del Portogallo.
Ad esempio, Carrefour vende in Francia il suo olio extra vergine di oliva di marca bianca e origine spagnola fino a 2 euro al litro in meno rispetto alla Spagna. E un cittadino spagnolo residente in Svizzera ha mostrato sui social network che l’olio extra vergine di oliva Ybarra (andaluso) è più economico in Svizzera (6,90 €) che in Spagna (10-11 €).
Teresa Pérez, direttrice generale dell’Organizzazione interprofessionale dell’olio d’oliva, afferma che il prezzo dell’oro verde è più economico in altri Paesi a causa della Legge dell’offerta e la domanda; cioè perché in Spagna si consuma di più. Ma questa spiegazione non basta all’Organizzazione dei consumatori FACUA, il cui portavoce, Enrique García, ha affermato che “è inspiegabile che, essendo la Spagna il principale produttore mondiale, i prezzi siano più alti che in altri Paesi”.
Misure del Governo
Le misure anti-crisi del Governo Sánchez già avevano incluso questo alimento base nell’elenco dei prodotti con IVA ridotta, tagliando l’imposta dal 10% al 5% a partire dal 1° gennaio 2023. Ora, un anno dopo, l’Esecutivo ha accettato di abbassarlo allo 0%, per ora, fino al 30 giugno.
Il ministro dell’Agricoltura, Luis Planas, ha annunciato giovedì che la misura entrerà in vigore quando il disegno di legge sarà approvato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato. Tuttavia, ha lasciato i supermercati liberi di decidere se iniziare da subito ad applicare l’equivalente della riduzione fiscale attraverso promozioni. I distributori criticano che questa “improvvisazione” sta causando “grande incertezza“. A quanto pare, la Spagna sta vivendo momenti di incertezza sotto tutti gli aspetti, anche su uno dei suoi beni più preziosi.