Nuovo attentato a Donald Trump. Alle 21.30, ora italiana, un uomo, armato di Kalashnikov, ha cercato di colpire l’ex presidente della casa Bianca. Donald Trump, si trovava in un Golf Club per passare una giornata con pochi amici per rilassarsi e riprendersi dall’estenuante campagna elettorale. Il Golf Club, presidiato dalla forze dell’ordine, era comunque aperto al pubblico.
Le prime dichiarazioni
A fornire le prime news il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung in una dichiarazione. “Il presidente Trump è al sicuro dopo spari nelle sue vicinanze”, ha detto Cheung. Un uomo è stato fermato. A quanto riporta la Cnn citando “fonti informate”, le autorità ritengono che fosse effettivamente Trump l’obiettivo dell’individuo armato al Trump International Golf Club. L’Fbi sta indagando su “quello che sembra essere un tentato assassinio dell’ex presidente Trump”, ha reso noto il Bureau.
Chi è l’attentatore di Donald Trump
L’uomo che ha cercato di mettere a segno un nuovo attentato a Donald Trump è Ryan Wesley Routh, 58 anni. Routh, con un lungo elenco di precedenti penali, gestiva il Camp Box di Honolulu, e desiderava di fare principalmente tre cose nella vita: combattere in Ucraina, reclutare ex soldati afghani, e mandarli a Taiwan per difendere l’isola dall’invasione cinese.
Ryan Wesley Routh è stato arrestato mentre stava cercando di scappare. Si era posizionato a circa 300 metri dall’ex Presidente e, diversi testimoni dichiarano di aver sentito parecchi spari. L’uomo si era appottato tra i cespugli a bordo del Trump International Course, a West Palm Beach, residenza del candidato alla Casa Bianca. Quando l’ex presidente è arrivato alla buca numero 5, a distanza di circa 350-450 metri dall’attentatore, un agente della sicurezza ha notato la canna da fucile e ha aperto il fuoco in quella direzione. Trump è stato portato via dalla scorta.
Tra la siepe, dove Routh si era appostato, sono stati recuperati un’arma “di tipo AK-47” con binocolo, due zaini con munizioni, una telecamerina GoPro.
Il commento dello Sceriffo
“Quando lo abbiamo bloccato – ha spiegato lo sceriffo – era relativamente calmo. Non ha mostrato emozioni, non ha chiesto che cosa stesse succedendo”. E’ troppo presto per stabilire se si tratti di un lupo solitario o se ci sia un’organizzazione dietro questo ennesimo attentato. Ogni ipotesi al momento è solo speculativa. Si pensa principalmente che, l’attacco all’ex Presidente sia frutto della mente di uno squilibrato.
Nuovo attentato a Donald Trump: la pista iraniana
Non si sprecano le ipotesi su questo ennesimo tentativo di fermare la corsa alla Casa Bianca di Donald Trump. C’è chi parla già di pista iraniana: funzionari dell’intelligence americana, riportano i media, avrebbero recentemente avvisato che, nei confronti di Trump, l’Iran stia pianificando di intensificare gli attacchi nei suoi confronti e le persone a lui vicine.