Nuovi attacchi degli ucraini nell’oblast di Kursk

Per quanto riguarda l’invasione ucraina dell’oblast di Kursk le ultime novità sono rappresentate dai nuovi attacchi portati dalle truppe di Kyivi sul lato ovest del saliente. Gli ucraini hanno bypassato Korenevo da sud è stanno avanzando verso Glushkovo. In questo modo la breccia in territorio ucraino si allarga ulteriormente. 

Nel centro del saliente gli ucraini vengono segnalati molto più a nord rispetto ad alcuni giorni fa, nell’area tra Safonovka ed Anastasievka. Se queste aree fossero veramente sotto il controllo delle truppe di Kyiv questo significherebbe che la linea russa posta a difesa della parte centrale del territorio sotto attacco è dovuta arretrare.  

La situazione sul lato ovest del saliente è di difficile comprensione. In particolare non si capisce se gli ucraini siano davvero riusciti a stabilizzare le proprie posizioni a Martynovka, subito a nord di Suzda. Probabilmente c’e’ molto vai-e-vieni territoriale (posizioni conquistate e poi riperse) nella quindicina di chilometri dell’autostrada P200 che intercorrono tra Martynovka stessa e Bolshoye Soldatovskoye, più a nord. Comunque la sensazione è che lungo l’autostrada Suzda-Kursk i russi abbiano lanciato in battaglia il meglio delle truppe a disposizione e stiano riuscendo a tamponare la situazione. 

Che dire della risposta russa all’attacco sul proprio territorio? A giudicare dai risultati il Comando Militare Nord sembra che fosse tale solo sulla carta. I fossati anticarro e le trincee nella zona esistevano ma non erano presidiate, a difendere il confine c’erano due battaglioni di coscritti del 488°Reggimento che si sono squagliati come neve al sole, gli Stryker dell’82° Meccanizzata ucraina hanno varcato il confine in pieno giorno.. ancora una volta i russi si sono sopravvalutati. 

Dalle fonti che chi scrive giudica normalmente attendibili, non risulta che i rinforzi che i russi stanno inviando a difendere il territorio di Kursk siano stati spostati dal fronte orientale del Donbass. Si segnala piuttosto l’affluenza in loco di coscritti provenienti da diverse zone della Russia e di truppe sperimentate che sono state spostate dal vicino oblast di Belgorod e forse dalla Crimea. Saggiamente i russi non muovono un uomo dal fronte del Donbass, dove la loro offensiva continua e ultimamente ha aumentato la sua velocità di conquista. Il centro logistico di Pokrovsk è ormai a dieci chilometri dalle avanguardie del Cremlino, tutti i reportage dei giornalisti che sono andati nelle trincee del Donbass ci danno le stesse notizie: artiglieria ucraina con pochi proiettili, battaglioni ucraini che sono tali ormai solo più sulla carta vista la mancanza di soldati, fanti in trincea che non ricevono il cambio da 50 giorni ed hanno più di 40 anni. Le truppe esperte e i blindati moderni che lo Stato Maggiore Ucraino ha gettato alla conquista dei territori di Kursk servirebbero come il pane sulla prima linea ucraina che cerca disperatamente di difendere il Donbass. 

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