Per Zingaretti “Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie”. Lo scrive su Facebook.
La denuncia per una fronda interna che durava da giorni
Sorpresa all’interno del partito dopo l’annuncio del segretario Nicola Zingaretti di volersi dimettere. Nessuno se lo aspettava. C’era attesa per l’assemblea nazionale del 13 marzo per capire come affrontare le tensioni interne ma nessuno si immaginava un gesto così estremo da parte del segretario. “Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni” ha scritto ancora Zingaretti su Facebook.
I commenti dei principali esponenti dei partiti di maggioranza
“Spero che le dimissioni di Zingaretti non siano un problema per il governo: di tutto abbiamo bisogno tranne che di problemi” ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. Un commenta anche da Luigi Di Maio: “Cosa penso? Ho lavorato con Nicola per mesi. È una persona perbene”, ha dichiarato il ministro degli Esteri.