Cremona e la sua Pinacoteca ospitano due importanti opere gemelle di Orazio Gentileschi, pittore caravaggesco del primo seicento. La mostra, curata da Mario Marubbi, ruota intorno a due versioni del Riposo durante la fuga in Egitto dell’artista toscano, una proveniente da una collezione privata, e l’altra dal Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Una storia rocambolesca
Queste due opere risalgono al momento di massima fortuna del pittore, quando fu invitato a Parigi alla corte di Maria de’ Medici, e poi a Londra, da George Villiers, primo duca di Buckingham. Successivamente, l’opera londinese venne messa all’asta da George Cromwell e finì nelle collezioni dell’arciduca Leopoldo Gugliemo, per il suo castello di Praga, e infine al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Anche la versione francese del Riposo durante la Fuga in Egitto non ebbe vita facile. Nell’Ottocento finì nella collezione dei duchi di Buckingham (a sostituire la gemella), e successivamente nella raccolta di Paul Getty a Malibu. Oggi fa parte di una collezione privata di Mantova.
Per la prima volta le due versioni vengono esposte una accanto all’altra, occasione unica per pubblico ed esperti.
La Fuga in Egitto: la mostra
La Fuga in Egitto è un tema molto amato e percorso da artisti e committenti, un interesse che ha portato al nascere di un’iconografia sacra precisa e una serie decisiva di invenzioni pittoriche, come quelle che si possono ammirare in questa mostra cremonese.
A fare da corollario alle opere protagoniste, la mostra propone una selezione di altri dipinti, sculture, avori, incisioni sulla popolare “Fuga” tramandata dal Vangelo di Matteo e protagonista dei Vangeli apocrifi.
Sono esposte opere di Martino e Callisto Piazza, Savoldo, Maratta, Rembrandt, Legnanino, Piccio, Sironi. Tra le incisioni lavori di Schongauer, Dürer, Procaccini, Rembrandt, Tiepolo.
E’ l’occasione per tracciare attorno a questo tema una linea evolutiva nell’arte occidentale, che si snoda a partire da accenti più fiabeschi e poi, dalla opere di Gentileschi in poi, si focalizza sulla centralità della rappresentazione sacra.
La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2021, da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Possibili visite guidate gratuite su prenotazione: museo.alaponzone@comune.cremona.it 0372/407770.