Mohammad Hannoun, sanzionato dagli USA come “uomo di Hamas” elogia gli autori del pogrom di Amsterdam. Cosa si aspetta ad intervenire?
Durante la manifestazione pro-palestinese tenutasi sabato 9 novembre a Milano, il presidente dell’Associazione Palestinesi in Italia e dell’ABSPP, Mohammad Hannoun, ha elogiato i criminali che lo scorso giovedì hanno messo in atto il pogrom nei confronti dei tifosi israeliani ad Amsterdam, dopo la partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv:
“Per cominciare mandiamo un applauso ai giovani di Amsterdam. Un applauso a tutti i giovani, ragazzi e ragazze, che hanno dato una lezione”. Queste le sue parole.
Durante la manifestazione è stata esposta anche una foto di Yahya Sinwar, il leader di Hamas ucciso da Israele a Gaza lo scorso ottobre.
I tifosi israeliani sono stati aggrediti in diverse parti della città olandese, sono stati inseguiti, gettati nei canali, picchiati, accoltellati e investiti con le auto; i loro cellulari e passaporti sono stati rubati e le loro informazioni personali diffuse sul web. Si sente uno dei tifosi aggrediti urlare: “Non sono ebreo, non sono ebreo”, nel tentativo di salvarsi dai teppisti islamo-nazisti. Una scena raccapricciante e intollerabile che ricorda i tempi più oscuri e drammatici del 20° secolo e che si sperava di non dover mai più rivedere. Speranze vane.
Violenze pianificate a tavolino, coordinate nelle chat e con un ruolo chiave svolto da alcuni tassisti complici che hanno condotto a tradimento i tifosi nelle mani dei violenti, fornendo anche informazioni sugli spostamenti degli israeliani.
Mohammed Hannoun è un soggetto noto da molti anni alle autorità italiane, non solo per le sue attività e posizioni (venne anche fotografato assieme ai leader di Hamas Ismail Haniyeh e Khaled Meshaal), ma anche per i suoi frequenti viaggi in Libano e Turchia.
Appena tre giorni dopo l’eccidio del 7 ottobre 2023, durante una manifestazione pro-palestinese nei pressi di Piazza Duomo a Milano, Hannoun aveva dichiarato ai microfoni di Rai3 che l’attacco di Hamas era “legittima difesa” e a gennaio 2024 aveva anche glorificato su Facebook Yahya Ayyash e Saleh al-Arouri, due terroristi di Hamas eliminati da Israele.
Ecco la traduzione del post:
“In questo giorno è avvenuto il vigliacco assassinio; Misericordia ai martiri; Il leggendario ingegnere martire, che segnò una svolta nella storia della resistenza palestinese; Yahya Ayyash Abu Al-Baraa. La Palestina oggi ha un disperato bisogno del vostro spirito patriottico e della vendetta per lo spirito del martire Sheikh Saleh Abu Muhammad. I martiri non muoiono”.
Per le cronache, Yahya Ayyash è stato l’ideatore degli attentati ai mezzi di trasporto pubblico israeliano. Le azioni di Ayyash obbligarono gli israeliani a mandare a scuola i figli su bus differenti in modo che nel caso ne esplodesse uno, gli altri figli si sarebbero salvati.
Nel marzo del 2024, durante una manifestazione in stazione Centrale a Milano, aveva affermato: “Concludo, con un applauso al popolo giordano, ai ribelli in Giordania che hanno obbligato il sistema di chiudere l’ambasciata israeliana. Invitiamo tutti i popoli arabi di fare lo stesso per cacciare via tutte le ambasciate israeliane, di chiudere e di trasformarle in centri per la resistenza. Un applauso alla resistenza dello Yemen, un applauso alla resistenza del Libano, dell’Iraq…”.
L’esternazione era stata ripresa anche in un filmato pubblicato su Facebook da Epal Media Center e sul profilo dello stesso Hannoun. In quell’occasione Hannoun aveva attaccato anche la senatrice Liliana Segre: “…abbiamo parlato qualche settimana fa della senatrice Segre che dubita, non si può chiamare genocidio perché c’è un’esclusiva riservata alla lobby, ai criminali che sono solo loro hanno subito un genocidio…”
Il 13 ottobre 2023, Hannoun aveva utilizzato il pulpito del Centro Islamico di Genova per attaccare i paesi che sostengono Israele: “Abbiamo visto l’atteggiamento dei nostri governi italiano, europeo, americano e di alcuni paesi arabi che si sono schierati a favore di Israele, che hanno cominciato a piangere per le vittime, che hanno raccontato anche la menzogna per incoraggiare, a paragonare Hamas alla pari con l’Isis” … Tutto questo, per attaccare la “resistenza palestinese”.
Il video è poi scomparso dalla pagina Facebook del Centro Islamico di Genova e dall’account di Hannoun pochi giorni dopo.
A inizio ottobre 2024, Hannoun è stato sanzionato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e indicato come membro e finanziatore di Hamas.
Nel comunicato del Dipartimento del Tesoro si legge:
“Mohammad Hannoun (Hannoun) è un membro di Hamas con sede in Italia che ha fondato la Charity Association of Solidarity with the Palestinian People, o Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (ABSPP), un ente di beneficenza fittizio situato in Italia che apparentemente raccoglie fondi per scopi umanitari, ma in realtà aiuta a finanziare l’ala militare di Hamas. Come dirigente dell’ABSPP, Hannoun ha inviato denaro a organizzazioni controllate da Hamas almeno dal 2018. Ha sollecitato finanziamenti per Hamas con alti funzionari di Hamas e ha inviato almeno 4 milioni di dollari ad Hamas in un periodo di 10 anni”.
E ancora:
“Hannoun e ABSPP sono stati designati per aver materialmente assistito, sponsorizzato o fornito supporto finanziario, materiale o tecnologico, oppure beni o servizi a sostegno di Hamas”.
Attenzione, perché nel 2021, dopo diverse segnalazioni all’Antiriciclaggio, l’Unicredit sospese l’operatività sui conti dell’ABSPP per una serie di anomalie: dalla mancata iscrizione al registro dell’Agenzia delle Entrate alla massiccia movimentazione di contante, in alcuni casi a soggetti iscritti nelle black list dei database europei. Nel dicembre 2023 anche Poste Italiane aveva chiuso il proprio rapporto con l’associazione. Subito dopo erano stati PayPal ed altri operatori tra cui Visa, Mastercard e American Express a bloccare le transazioni intestate a Hannoun e alla sua associazione. Le autorità israeliane avevano inoltre chiesto a quelle italiane di provvedere con il sequestro dei fondi di Hannoun in quanto indicati come ricompensa per le famiglie degli attentatori suicidi di Hamas.
In seguito alla chiusura dei conti bancari, Hannoun aveva chiesto ai suoi sostenitori di consegnare direttamente denaro contante presso le rispettive sedi della sua associazione tant’è che una troupe dell’Inkiesta si era recata presso la sede romana a Centocelle per testare il nuovo “metodo Hannoun” e aveva lasciato un’offerta senza ricevuta e alcun controllo.
Tramite donazioni in contanti è però difficile raccogliere grosse somme e allora nel febbraio del 2024 Hannoun lanciava una nuova iniziativa per un convoglio per Gaza, sostenuto da Alfredo Maiolese (presidente della European Muslim League) e da Modestino Preziosi (testimonial e garante dell’iniziativa con tanto di IBAN), un ex maratoneta e guardia privata CPO che compare anche come “analista” assieme ad altri italiani sul sito di un’università somala con sede a Baidoa, la South West State University. Stranamente, a Baidoa è risultato molto difficile avere informazioni su tale università che sembrerebbe non più attiva e che pochi in città sembrano conoscere. Nel contempo è anche nata una nuova associazione benefica onlus pubblicizzata da Hannoun sui social e denominata “Cupola d’Oro”, con un nuovo IBAN.
Sempre ad ottobre 2024, la European Leadership Network (Elnet) ha pubblicato un dossier su Hamas in Europa dedicando la parte italiana proprio a Hannoun e soci (tra cui Suleiman Hijazi, Raed Dawoud e Raed al Salahat), nonchè esponendo i legami tra costui ed altri soggetti attivi negli altri Paesi europei e indicati come legati a Hamas; tra questi, anche alcuni che rientrano nelle recenti sanzioni di Washington.
E’ veramente difficile credere che a Roma non fossero al corrente della situazione del soggetto in questione ed è sconcertante nel 2024 dover assistere a esternazioni che elogiano gli autori di un pogrom nel cuore dell’Europa da parte di un personaggio sanzionato e indicato dal Dipartimento del Tesoro americano come “membro e finanziatore di Hamas in Italia”.
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