La città di Livorno ricorda con una mostra Amedeo Modigliani a cento anni dalla morte. Le parole del sindaco Luca Salvetti in memoria di uno dei suoi cittadini più illustri. Nei rinnovati spazi espositivi del Museo della Città l’esposizione “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre” curata da Marc Restellini. Esposte più di 130 opere. 26 di Modigliani e oltre 100 di artisti dell’epoca.
Omaggio di Livorno ad Amedeo Modigliani a cento anni dalla morte
Si è aperta lo scorso 7 novembre a Livorno, presso il Museo della Città, la mostra “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre”. La retrospettiva, che sarà visitabile fino al 16 febbraio 2020, anticipa di circa due mesi la celebrazione del centenario della morte del pittore livornese Amedeo Modigliani avvenuta a Parigi il 24 gennaio del 1920. L’esposizione è organizzata dal Comune di Livorno di concerto con l’Istituto Restellini di Parigi e la partecipazione della Fondazione Livorno.
Livorno e Modigliani. Le ragioni per una mostra
Dopo 100 anni dalla morte Amedeo Modigliani torna nella sua Livorno, città dove nacque nel 1884 e che lo formò intellettualmente dalla quale si divise nel 1906 attratto dalla Parigi dell’epoca, centro gravitazionale per gli artisti. Ma il richiamo della sua città natale fu continuo; ad essa tornò nel 1909 e nel 1913 per consolidare quel legame e renderlo indissolubile. La sua esistenza si concluse a soli 35 anni, la mattina del 24 gennaio 1920 stroncato dalla meningite tubercolare presso Hôpital de la Charité. A completare il dramma ci fu, il giorno successivo, il suicidio della sua compagna Jeanne Hébuterne, al momento in stato avanzato di gravidanza del suo secondo figlio.
La città di Livorno ha fortemente voluto rendere omaggio al suo illustre cittadino grazie al Comune, promotore convinto della mostra. Il sindaco Luca Salvetti, presentando la mostra, ha voluto sottolineare con forza la valenza dell’operazione: “Dedo è tornato a Livorno, nella sua città, dove è nato, è cresciuto e si è formato – ha dichiarato il sindaco, proseguendo poi – “uomo che ha rotto gli schemi razionali e conservatori del suo tempo e che ha dedicato la sua breve vita alla ricerca di una personale dimensione artistica”
“Modigliani e l’avventura di Montparnasse”. I contenuti della mostra
Il titolo completo della mostra “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre” ne spiega sinteticamente il contenuto. Infatti, il curatore Marc Restellini, con il coordinamento di Sergio Risaliti, hanno aperto una finestra su un momento della vita artistica di Modigliani. Ovviamente c’è il mondo di Montparnasse, fulcro dell’avanguardia artistica europea dell’epoca ma ci sono anche i nomi di Paul Alexandre e Jonas Netter. Il primo, ebbe il merito di introdurre Modigliani nel mondo parigino, stimatore dell’artista del quale inserì nella sua collezione molte opere. Il secondo, altro collezionista di grande rilievo, contribuì alla valorizzazione di Modigliani che si realizzò dopo la sua morte. Entrambi sono veri e propri punti di riferimento per l’arte di quel tempo e per gli artisti che ne facevano parte.
Dalle loro personali collezioni sono tratte le oltre 130 opere esposte, tra le quali ci sono 14 dipinti e 12 disegni di Amedeo Modigliani, baricentro dell’esposizione. Accanto ci sono dipinti di Chaïm Soutine, di Maurice Utrillo, di Suzanne Valadon, di Andrè Derain e di Moïse Kisling, Maurice de Vlaminck, Hanry Hayden. Adolfe Feder, Marcell Gaillard ed altri del suo tempo. Tutte opere risalenti ad un periodo che va dai primi anni del XX secolo al 1930.
“Modigliani e l’avventura di Montparnasse”. La struttura della mostra
La mostra “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre”é contenuta perfettamente nelle strutture architettoniche del Museo della Città. Ricavato dai Bottini dell’Olio, un deposito oleario del ‘700 dell’epoca di Cosimo III nel quartiere La Venezia. Possiede ampi ambienti e volte a crociera; recentemente ristrutturato per essere destinato a spazi espositivi. La mostra non ha le classiche ‘sale’ ma un vasto percorso diviso in diverse sezioni. Ognuna è dedicata ad un pittore ed evidenziata con diversi colori consentendo al visitatore una fruizione certamente esaustiva del percorso visivo. Se ne ottiene una visita piacevole e stimolante che facilita un confronto immediato tra la visione artistica di Modigliani e quella dei suoi contemporanei, delle affinità e delle divergenze.
Un catalogo per approfondire
Per tutti coloro che volessero approfondire i contenuti della mostra segnaliamo che è disponibile un catalogo curato dallo stesso Marc Restellini. E’ pubblicato da Sillabe ed è molto ben strutturato. Possiede una parte saggistica molto interessante che aiuta a capire e sviscerare quanto la mostra propone, soprattutto analizzando i personaggi dell’epoca. Di pari livello è la parte fotografica con immagini che riproducono molto brillantemente le opere esposte esaltandone i colori ed i tratti originali.