Milano Fashion Week/Uomo. Cosa indosseremo nell’inverno 2026

Milan Fashion Week
Locandina Milan Fashion Week FW 2025-206 (Camera della Moda)
È stata un’edizione più corta quella della Milano Fashion Week che è terminata ieri ma ricca di eventi. Sono state ben 68, tra sfilate e presentazioni, a delineare le tendenze e sottolineare come qualità ed eleganza saranno i veri protagonisti della stagione fredda del prossimo anno. Ecco le proposte più “classiche”.

Le nuove tendenze

La parola d’ordine è sartorialità: uno stile che guarda al passato (agli anni 90 e 2000) ma contemporaneo, frutto di ricerca tecnica e di un gusto che si è evoluto verso forme più sobrie e pulite.

L’uomo del prossimo inverno sarà elegante in ogni contesto, sia che si tratti di un appuntamento formale o di un momento di relax. Il capo che più ci trasmette questa idea è il pantalone: classico, con uno stile che ricorda vagamente quello degli anni Novanta per morbidezza e pinces, a creare movimenti fluidi a ogni passo, dando un senso di leggerezza e di agio.

Sono i tessuti di altissima qualità a trasmettere un effetto di comfort e calore: le lane ultraleggere, il loden di cashmere e il tweed dei cappotti, le maglie impalpabili o spesse, le maxi sciarpe avvolgenti. È la riconferma della tendenza layering, ovvero la sovrapposizione di capi, in combinazioni sempre nuove e versatili per ogni occasione.

Il gioco degli abbinamenti

È questo senso di eleganza e comfort che si respira nella collezione di Giorgio Armani. Le giacche sono destrutturate, i pantaloni larghi e morbidi, in lana leggera o velluto che ritorna da grande protagonista. È il gioco degli abbinamenti che rende versatile il guardaroba, con capi che si possono indossare dalla mattina alla sera a seconda delle combinazioni: abiti abbinati a t-shirt o a maglie girocollo e a cappotti lunghi e avvolgenti.

Giorgio Armani FW 2025-2026

Eleganza senza tempo anche per Zegna che ha ricreato in passerella i pascoli erbosi dell’Australia, dove vivono le pecore che ci donano le lane più preziose al mondo, in termini di qualità e finezza (12-13 micron, più fine del baby cashmere). È la lana, dunque, la vera protagonista della collezione Vellus Aureum, con capi classici e allo stesso tempo contemporanei, ispirati a Ermenegildo Zegna,  che fondò il suo Lanificio nella città di Trivero, nel cuore delle Alpi italiane, oltre un secolo fa.

Collezione Vellus Aureum Zegna FW 2025-2026

Non solo cappotti. Pellicce & Co

Se i cappotti si allungano e le linee si ampliano, per una resa avvolgente e calda, la vera protagonista tra i capispalla sarà la pelliccia.

Tante, tantissime nella sfilata di Dolce&Gabbana: dai maxi cappotti in tinta unita o maculati oppure come interno, a riscaldare maxi giacche in denim e visibili come colli, polsi e bordi preziosi.

Dolce & Gabbana FW 2025-2026
Anche Prada con Ralf Simmons non rinunciano alla pelliccia. Nella collezione Unbroken Instincts, i due direttori creativi invitano a seguire la propria indole, anche nelle scelte di moda. Qui le pellicce sono proposte in colli irregolari, quasi selvaggi, sopra cappotti classici tinta unita o in tweed, indossati sulla pelle nuda o su maglie leggere, quasi trasparenti.
Prada FW 2025-2026
Parlando di pellami, non si può non citare Tod’s che propone i capi classici del guardaroba maschile, realizzati con pelli pregiate e straordinariamente leggere. È il progetto Pashmy, termine che evoca la delicatezza della pashmina e la sensazione di morbidezza che trasmette al tatto. Qui la pelle è impiegata per realizzare cappottini dalle linee dritte e pulite o per i bluson chiusi coi bottoni ma anche per gli accessori, come le maxi borse o le calzature tra cui l’iconico Gommino Tod’s oppure per nuove proposte, come lo stivaletto e il polacchino.
Tod’s FW 2025-2026
La palette dei colori è quella dei classici maschili: la gamma dei grigi, i blu senza tempo, e i toni naturali della terra: dai beige sabbiosi ai marroni intensi del cioccolato. Non mancano però proposte audaci: come i rossi rubino, i verdi e i colori pastello.