Milano: Alveare Baobab e Alveare Risorgimento, un nuovo modo di fare la spesa

non solo fare la spesa ma conoscere anche i produttori

alveare baobab risorgimento

All’Alveare Baobab e all’Alveare Risorgimento di Milano si può fare la spesa sostenendo l’agricoltura e il commercio locale. Ogni giovedì, ad esempio, , raggiungendo la via Goffredo Mameli al civico 7 tra le 18.30 alle 19.30, è possibile acquistare prodotti di prima qualità direttamente dai produttori . Stefania Nizardo, gestore dell’Alveare Baobab e dell’Alveare Risorgimento, ci ha raccontato come funziona questo gruppo di acquisto solidale in città. Durante la settimana, entrando nel sito dell’Alveare è possibile vedere quali sono i produttori da lei selezionati.  La spesa si fa online, dalla pagina dell’Alveare.  Se si ha uno smartphone con sistema IOS, è possibile effettuare l’ordine anche dall’applicazione (L’alveare che dice Sì, ndr), scaricabile da Apple Store. L’acquisto deve essere effettuato entro il tardo pomeriggio del martedì di ogni settimana e il ritiro della spesa avviene ogni mercoledì e ogni giovedì, dalle 18.30 alle 19.30 direttamente dalle mani dei produttori locali che raggiungono i due punti di consegna.

alveare chiringuito

Vasta scelta di prodotti

Il sito è molto ben strutturato, di facile lettura e comprensione con una vasta scelta di prodotti. Si possono selezionare sia quelli in evidenza della settimana oppure sceglierli per categoria. Frutta, verdura, latteria, carne, salumi, pane, dolci, gastronomia e addirittura, articoli per casa e giardino. L’iscrizione al sito è totalmente gratuita e non vincolante. Settimanalmente si possono ricevere delle offerte via email e si può decidere in totale autonomia e libertà se effettuare o meno degli acquisti. Arrosticini di agnellone, bistecchine di pecora, hamburger di pecora oppure burro, uova, crescenza, gorgonzola, patate, rucola, pomodorini, pane, piadine, tigelle e dolci.

L’alveare Baobab Risorgimento ospite di “La radio in padella”

L’Alveare Baobab Risorgimento di Milano sarà ospite della trasmissione “La radio in padella“, un programma in diretta radiofonica condotto da Elisabetta Tarantola e da La Miss, direttore artistico della web radio RBS. Durante la puntata del 28 settembre, dalle ore 12.00 alle ore 14.00, le padrone di casa ospiteranno  Stefania, gestore dell’Alveare Baobab Risorgimento e le “Chicche di Marisa”.

Le Chicche di Marisa

Sul sito dell’Alveare Baobab Risorgimento di Milano, è possibile selezionare e acquistare “Le Chicche di Marisa“. Marisa, nel suo laboratorio personale, realizza confetture e marmellate con metodi che seguono la tradizione. Il tutto senza l’ausilio di addensanti o conservanti. Marisa, infatti, usa solo prodotti stagionali dei frutteti delle aziende agricole presenti sul territorio dove lei risiede.

Oltre al rispetto per la tradizione e la natura, a Marisa piace accostare la curiosità di sperimentare nuovi abbinamenti, così da ottenere sapori intriganti ed entusiasmanti. Nelle sue Chicche, i frutti si mescolano tra loro, per poi sposarsi alle spezie e alla frutta secca, rendendo il classico “pane e marmellata” qualcosa di diverso dal solito. A fianco ai gusti classici, Marisa ha  ideato anche una linea di prodotti che vi farà perdere la testa. Ad aiutare Marisa nella gestione della sua piccola impresa ci sono  il figlio Riccardo che si avvale della collaborazione di Massimo.

La radio in padella

Sabato 28 settembre, collegandosi al sito www.radiorbs.it oppure scaricando l’app da Apple Store o Google Play, sarà possibile ascoltare Stefania, gestore dell’Alveare Baobab Risorgimento, Riccardo e Roberto che ci parleranno delle “Chicche di Marisa”. Ci saranno anche gli “Easy Funk” che presenteranno il loro nuovo singolo “Quello che vorrei”. Durante la puntata, intorno alle 12.15, verrà intervistato anche  Chef Rubio che , in queste settimane è  su Discovery Channel con la sua nuova serie televisiva “Rubio: alla ricerca del gusto perduto“. La puntata di “La radio in padella” sarà un’ottima occasione per parlare con Chef Rubio di spesa solidale, mercati, tradizioni, buona cucina, ovviamente, sana.