Dopo l’allerta gialla per il vento forte delle ultime 24 ore, la prossima settimana arriverà la palude barica che porterà grande instabilità. Come spiegato nel dettaglio sul sito de ilmeteo.it, in queste ore stanno entrando nel nostro Paese delle correnti d’aria fredde e instabili. Un ciclone presente tra Mare del Nord e Penisola scandinava sta favorendo la formazione di una circolazione depressionaria in Italia.
Bassa pressione boomerang e palude barica
Da domenica 15 la bassa pressione al posto di spostarsi verso est, tornerà sull’Italia proprio come un boomerang. E il bacino del Mediterraneo si trasformerà in una sorta di palude barica. Questo termine usato in meteorologia indica che la pressione atmosferica si manterrà piuttosto bassa favorendo l’instabilità con piogge e temporali frequenti. Di fatto viene a mancare una figura anticiclonica in grado di garantire un tempo stabile e soleggiato.
Correnti instabili
L’Italia sarà quindi ostaggio di correnti instabili che causeranno condizioni di meteo burrascose che impediranno il rialzo delle temperature, in questo momento ben al di sotto delle medie del periodo.
Previsioni per la settimana 16-21 settembre
Secondo gli ultimi aggiornamenti di ilmeteo.it, fin da lunedì sono previste precipitazioni molto intense prima al centro-sud i isole per poi passare al nord dove non si escludono alluvioni e nubifragi. L’autunno quindi è arrivato con largo anticipo sul nostro Paese. La situazione dovrà comunque essere costantemente monitorata in quanto, i nostri mari sono ancora molto caldi e potrebbero innescare nuovi eventi estremi.
Copiose nevicate
Si sono registrate nelle ultime 24 ore copiose nevicate sia in Val d’Aosta che sulle Dolomiti. La prima neve è caduta intorno ai 2000 metri in Val d’Aosta mentre sulla Marmolada, conosciuta anche come Regina delle Dolomiti, nevica abbondantemente già da giovedì.
Tornerà il caldo?
Bisognerà aspettare il passaggio della plaude barica per tornare a godere di un po’ di sole. Il miglioramento è previsto solo per l’ultima parte di settembre con una risalita dell’alta pressione che potrebbe riportare a un cima più mite. Al momento però non è possibile confermare questa tendenza