Il ministro Giancarlo Giorgetti, durante la sua audizione in commissione Bilancio, risponde anche alle questioni sul Patto di stabilità. Tuttavia, per l’opposizione, le sue dichiarazioni di qualche giorno fa davanti alle telecamere appaiono come una conferma di una divisione all’interno del governo.
Giorgetti ha accettato di discutere fuori dall’ordine del giorno sulla manovra e di rispondere alle domande dell’opposizione sulla questione del Mes e del nuovo Patto di Stabilità. Nonostante ciò, le sue parole durante l’audizione non convincono e sembrano ratificare le critiche avanzate dalla minoranza, sia riguardo al Patto che al Mes.
Il ministro smentisce di aver assicurato all’Unione europea che il Parlamento italiano avrebbe dato il via libera al Meccanismo. Tuttavia, per l’opposizione, le dichiarazioni precedenti del ministro, in cui afferma che, in qualità di titolare del MEF, avrebbe approvato il Mes per “motivi economici e finanziari”, costituiscono una certificazione di una frattura all’interno del governo e della maggioranza. Si parla anche di una presunta ‘sconfessione’ del ministro da parte dei suoi stessi colleghi.
Richieste di dimissioni
Carlo Calenda ribadisce la richiesta via social, sostenendo che Giorgetti, dopo aver elogiato il Mes da un punto di vista economico e finanziario e averlo visto respinto in Parlamento, dovrebbe dimettersi, poiché sembra non godere più della fiducia della sua maggioranza e, di conseguenza, non può contare sulla stessa fiducia da parte degli interlocutori internazionali. Anche Riccardo Magi di Più Europa esprime la stessa richiesta, definendo Giorgetti più un notaio che un ministro, mentre il capogruppo Iv, Davide Faraone, commenta che la situazione sembra indicare la necessità di dimissioni.
Il Partito Democratico rinnova la richiesta di dimissioni in luce delle recenti dichiarazioni del ministro Giorgetti. Il capogruppo Dem in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, sottolinea che il ministro ha ammesso chiaramente due fatti di grande rilevanza politica: il fallimento in Europa riguardo al Patto di Stabilità e l’assenza di sostegno da parte della sua stessa maggioranza, evidenziata anche dal voto sul Mes.
@riproduzione riservata