Sono molto soddisfatta e fiera del lavoro svolto al vertice, che è stato un successo”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa finale del vertice del G7. “L’Italia è stata al centro del mondo, una grande responsabilità, ma sono orgogliosa di come la nostra nazione sia riuscita a stupire e a tracciare la rotta”. Meloni ha ricordato i principali temi affrontati dai leader nel summit, a partire dall’Africa: “Sono molto soddisfatta che il G7 abbia condiviso l’approccio dell’Italia. Il G7 ha deciso di unire gli sforzi per un nuovo modello di sviluppo per le nazioni africane, basato su partenariati fra pari”. Inoltre, “a differenza di quanto qualcuno sperava o preconizzava”, il G7 “ha rafforzato il sostegno all’Ucraina, con un accordo tutt’altro che scontato” per utilizzare i profitti degli asset russi bloccati in Occidente a favore di Kiev, ha sottolineato Meloni. Sul Medio Oriente, il G7 ha mostrato “un sostegno pieno al prezioso piano degli Stati Uniti” per una tregua tra Hamas e Israele, ha continuato il premier, evidenziando il sostegno del vertice a una soluzione a due Stati per il conflitto e la necessità di un impegno congiunto per portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.
Un altro capitolo importante è stato quello dell’intelligenza artificiale, di cui si è parlato in una sessione con la partecipazione di Papa Francesco, la prima partecipazione in assoluto di un Pontefice ai lavori del Gruppo: “Il dibattito sull’intelligenza artificiale non finisce qui: organizzeremo altre iniziative. È un tema sul quale tutto il mondo si interroga ed è fondamentale affrontarlo a livello internazionale”, ha chiarito Meloni, osservando che “non bisogna trattare questa materia come se fosse tutta bianca o tutta nera: gli strumenti sono neutrali, non sono di per sé né buoni né cattivi. L’Intelligenza Artificiale porta con sé opportunità e rischi, è un moltiplicatore, cosa vogliamo moltiplicare?”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Meloni ha spiegato che la parola ‘aborto’ non è stata scritta nella dichiarazione finale del vertice “semplicemente perché quando ci sono cose già date per acquisite si fa un richiamo al documento precedente. Credo sia stata una polemica costruita in maniera artefatta, una polemica che non è mai esistita nel vertice”, ha aggiunto. “Capisco le ragioni per cui queste polemiche nascono, capisco perché da alcuni vengono alimentate, ma non era oggettivamente un tema che dalle parti nostre è stato oggetto di questa discussione”, ha poi tagliato corto.
Inoltre, ha puntualizzato il presidente del Consiglio, “il governo italiano non ha fatto nessun passo indietro sull’aborto né sui diritti delle persone Lgbt, quindi le aspettative di alcuni sono state deluse, perché il racconto che era stato fatto” sul governo e sulla maggioranza su questi temi “non corrispondeva alla verità”.
Al G7, ha proseguito Meloni, “per la prima volta si è parlato di governo dei flussi migratori, di affrontare le cause profonde della migrazione per garantire il primo diritto: quello a non emigrare. Abbiamo preso impegni anche sull’altra faccia della medaglia, quella della lotta contro i trafficanti di esseri umani. Abbiamo convenuto che è necessaria una coalizione globale contro i trafficanti, mettendo a sistema gli sforzi contro una nuova forma di schiavitù. Sono fiera, non era mai stato trattato con tanta chiarezza. Abbiamo portato un modello di due grandi italiani, Falcone e Borsellino. Falcone diceva ‘follow the money’: sono convinta che colpire al cuore le organizzazioni criminali seguendo i proventi può fare la differenza”.
Al termine della conferenza stampa, Meloni ha anche espresso la propria gratitudine alla Puglia, che ha accolto il vertice nella struttura di Borgo Egnazia, nel comune di Fasano: “Questa terra meravigliosa è ancora più riconosciuta, apprezzata, conosciuta e amata a livello mondiale, come merita di essere. Direi che si è trattato di un lavoro di squadra che rende onore all’Italia nel suo complesso. Il nostro Paese ha dimostrato la sua capacità di organizzare eventi di questa straordinaria rilevanza, un motivo d’orgoglio per tutto il popolo italiano: spesso ci dimentichiamo di ciò di cui siamo capaci”.
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