Nella mattinata del 13 agosto, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Palermo e personale della Polizia Federale brasiliana hanno dato corso – congiuntamente in Italia e Brasile – a un’operazione antimafia su larga scala, disposta dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Palermo e dal 2° Tribunale Federale del Rio Grande Do Norte (Brasile). Una operazione interessante che ha toccato in Italia la Sicilia, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Toscana ed il Veneto e all’estero il Brasile e la Svizzera oltre ad Hong Kong e Singapore con i loro centri finanziari. Il tutto in collaborazione con Eurojust.
Dal comunicato della Guardia di Finanza si evince che al vertice di questo sistema, vi è uno dei più autorevoli uomini d’onore palermitani, dal 2018 reggente del mandamento mafioso di Pagliarelli (sino al suo arresto nell’aprile del 2021), il quale sin dal 2000 avrebbe stretto un’alleanza d’affari con un imprenditore bagherese. Quindi abbiamo a che fare con Cosa Nostra.
In particolare, l’Autorità Giudiziaria estera ha ordinato l’arresto di un imprenditore originario di Bagheria (PA), da tempo trasferitosi a Natal (Brasile), unitamente al sequestro di disponibilità finanziarie per un valore di 50 milioni di euro, nonché dei beni mobili e immobili riconducibili a 17 soggetti, tutti indagati, e a 12 società operanti nel settore immobiliare, edile e ristorativo. Ma la cosa più interessante è la prospettiva di guadagno derivante dalle operazioni finanziarie che annovera tra gli affari più significativi, alcune operazioni nel settore della ristorazione e, soprattutto, l’avvio, attraverso le società del gruppo, di un piano di lottizzazione di vastissime aree edificabili a ridosso della costa nordorientale del Brasile.
Progettualità che si aggiunge ad altre numerose transazioni in campo immobiliare, in grado di garantire profitti di eccezionale entità. Proprio alla luce di queste prospettive, secondo una stima preliminare, sarebbe quantificabile in oltre 500 milioni di euro il valore patrimoniale complessivo nel tempo assunto da tutte le società nell’orbita del sodalizio criminale Questa operazione dimostra che la forza di cosa nostra è sempre notevole e che darla per sconfitta è assolutamente fuorviante in quanto emerge con forza la sua modernità e la sua capacità di muoversi con totale libertà nel mondo finanziario. Cosa nostra si conferma quindi come una forma mafiosa radicata nel mondo con un mix di modernità per come si muove e di arcaicità nella sua classica struttura mandamentale.
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