Gigi Proietti è stato, ed è, uno dei più grandi comunicatori italiani nello spettacolo . A cavallo di due secoli e in cinquant’anni di carriera l’artista romano, definirlo attore sarebbe riduttivo, ha saputo unire la saggezza popolare alla profondità intellettuale costruendo uno stile narrativo unico.
Edoardo Leo porta al cinema il documentario Luigi Proietti in arte Gigi per provare a ricostruire l’animo e l’arte di un uomo la cui personalità passava attraverso il mondo cogliendone le contraddizioni ed esaltandone gli opposti. Il lavoro di Leo è diviso in più segmenti che provano a inquadrare l’uomo dietro al personaggio e ne mostrano l’eredità. Partendo da filmati di repertorio il regista mostra la carriera di Proietti costellata di personaggi comici che si alternano a prove drammatiche. Dal palcoscenico di un teatro o dietro l’obiettivo di una cinepresa Gigi ha lavorato per intrattenere un pubblico che l’ha sempre seguito soprattutto per la sua capacità di rinnovarsi spesso accettando sfide , come gli one man show, non proprie del tessuto artistico italiano.
Ricco di aneddoti e racconti il film dedica una sezione al rapporto con gli amici, ricostruito tramite le interviste che Leo ha raccolto con colleghi e compagni di lavoro. Il ritratto che esce della sua eredità umana è quello di un uomo umile e in grado di sintetizzare la vita attraverso una barzelletta o una canzone boccaccesca, alternandola a un monologo drammatico per tornare a una poesia. Attaccato profondamente a Roma Proietti ha saputo toccare le corde dell’italiano come solo Sordi aveva fatto , rendendo il suo lavoro un’epopea fatta di ruoli iconici, come quello in Febbre da Cavallo, o spettacoli itineranti dove univa la rivista al cinema alla letteratura .
Titoli come A me gli occhi please che hanno attraversato gli anni rinnovandosi con il paese e mantenendo quella leggera profondità necessaria ad azzerare il ruolo del cantore sul palco. Un lavoro, quello di Edoardo Leo piacevolissimo da approfondire per chi ha amato Proietti e vuole saperne di più su uno degli artisti più umani che hanno calcato le scene del nostro paese.