E’ uscito da pochissimi giorni il nuovo romanzo di Stephen King, L’Istituto. Protagonisti del libro sono dei ragazzini dotati di particolari talenti e intelligenza. Il Re dell’horror riesce ancora una volta a stupire per inventiva e suspence.
L’Istituto, Stephen King: la trama
Luke Ellis ha dodici anni e vive felice e amato dai suoi genitori. Luke non è un dodicenne qualsiasi, ma un ragazzino dotato di un Q.I. altissimo che gli permette di eccellere in tutte le materie. Alle soglie dell’ammissione all’Università grazie alle sue capacità fuori dal comune, Luke viene rapito nella notte e i suoi genitori brutalmente uccisi. Il ragazzo si risveglia in una stanza identica alla sua, ma all’interno di una struttura chiamata dagli altri “ospiti” L’Istituto.
All’interno dell’ Istituto i ragazzi hanno abilità come la telecinesi o la telepatia. Il personale della struttura sottopone i protagonisti a test più o meno invasivi e a relative punizioni e premi in base al comportamento e all’atteggiamento dimostrati. Le capacità intellettive di Luke lo condurranno inesorabilmente a cercare di dare risposta alle domande lasciate in sospeso dai membri dell’Istituto. A cosa servono i test? Che fine hanno fatto i suoi genitori? Cosa succede ai ragazzi quando vengono portati via dalla prima residenza? Che cosa ne faranno di loro una volta terminati i test?
Come sempre nei romanzi in cui i protagonisti sono gli adolescenti, Stephen King eccelle. L’aspetto più inquietante della vicenda è riservato all’animo umano, sia per coloro che decidono di convivere col male, sia per chi si sacrifica per la giustizia.
Stephen King: il re dell’horror
In più di 20 anni da scrittore, King non ha mai sbagliato un colpo: resta il re indiscusso del genere horror. L’horror di King va inteso in senso ampio: i mostri non hanno sempre l’aspetto di Pennywise di It, anzi, spesso sono i vicini che salutano dalla staccionata. La capacità di caratterizzare protagonisti, antagonisti e personaggi secondari resta la forza dello scrittore che sforna un bestseller dietro l’altro.
Lo scrittore originario del Maine dalle forti idee politiche e culturali, ma dalla tendenza a vivere un’esistenza tendenzialmente riservata riesce a dare il meglio nel narrare le vicende dei giovani di cui sottolinea le sofferenze, le emozioni e la quotidianità.
Le capacità narrative di King lo hanno reso popolare e hanno permesso l’adattamento televisivo e cinematografico delle sue opere: It, Il miglio verde, Pet Sematary, Misery, Stand by me e molti altri. Di qualche giorno fa è la notizia che anche L’Istituto diventerà una miniserie televisiva autoconclusiva sviluppata dagli stessi sceneggiatori di Mr. Mercedes.