Secondo gli esperti, una cittadina islandese che ospita circa 4.000 persone vicino alla capitale Reykjavik potrebbe essere gravemente danneggiata da un vulcano che dovrebbe eruttare entro poche ore o giorni.
La città di Grindavik, sulla costa sud-occidentale, è stata evacuata nelle prime ore di sabato dopo che lo spostamento del magma sotto la crosta terrestre ha causato centinaia di terremoti in quello che si ritiene essere un precursore di un’eruzione.
“Siamo davvero preoccupati per tutte le case e le infrastrutture della zona”, ha detto sabato Vidir Reynisson, capo della protezione civile e della gestione delle emergenze islandese.
La città, a circa 40 chilometri (25 miglia) a sud-ovest di Reykjavik, si trova vicino all’impianto geotermico di Svartsengi, il principale fornitore di elettricità e acqua per 30.000 residenti nella penisola di Reykjanes, nonché un serbatoio di acqua dolce.
L’Istituto geofisico statunitense (Usgs) riporta sul suo sito che ieri sono state registrate 12 scosse, la più forte delle quali di magnitudo 5.9. Al momento non si segnalano disagi all’aeroporto internazionale di Keflavík, che si trova a 23 chilometri dal centro urbano.
In precedenza l’Agenzia meteorologica islandese (Imo), aveva lanciato l’alert secondo il quale secondo cui l’eruzione sarebbe potuta avvenire “tra pochi giorni”. Per questo motivo è stato dichiarato lo stato di emergenza nel sud ovest dell’isola. In Islanda ci sono dozzine di vulcani attivi e un’eruzione potrebbe avere effetti potenzialmente devastanti. Circa 800 scosse – la più forte di magnitudo 5.2 – negli ultimi giorni sono state localizzate a tre chilometri da Grindavík, città di 4 mila abitanti situata nell’area sud occidentale dell’isola. Questi sismi potrebbero diventare ancora più violenti e alla fine portare a un’eruzione, stando a quanto comunicato dalla polizia islandese.
Video da X Steven Cercamondi @astrosteven_
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